Dieci milioni di euro per finanziare la rimozione e lo smaltimento dei materiali contenenti amianto nelle abitazioni civili. Il governo regionale guidato dal presidente Nello Musumeci ha dato il via libera definitivo all’utilizzo dei fondi Poc 2014-2020, recentemente riprogrammati, per incentivare i privati a bonificare le unità immobiliari in cui è presente il pericoloso materiale.

Seguito alla legge regionale

“Con questo provvedimento – sottolinea il presidente Musumeci – diamo finalmente attuazione ad una legge regionale mai applicata nel passato e forniamo un aiuto concreto ai siciliani che vogliono liberare i luoghi in cui vivono da un pericolo serio e costante. Diamo loro una mano a sostenere costi significativi e garantiamo uno smaltimento in linea con le normative e nel rispetto dell’ambiente. Più sicurezza, dunque, e meno discariche abusive”.

Presto un avviso

“Per l’accesso e l’erogazione dei contributi, l’amministrazione regionale – spiega l’assessore all’Energia Daniela Baglieri – attraverso il nostro dipartimento, pubblicherà uno specifico avviso che definisce i criteri e le procedure per usufruire dei benefici. Sono certa che i siciliani sapranno cogliere questa straordinaria opportunità”.

Un problema di grande attualità

La presenza di amianto resta ancora oggi un grave problema per il territorio siciliano. Appena qualche giorno fa un nuovo caso di presenza di amianto era stato segnalato in corso dei Mille, a Palermo. Dopo quanto verificatosi nei pressi della scuola “Luigi Natoli”, sono stati rintracciati frammenti del materiale nocivo sulla strada che attraversa la seconda circoscrizione del capoluogo siciliano. A documentare l’accaduto è il consigliere di quartiere del Movimento 5 Stelle Pasquale Tusa.

Tusa: “Situazione delicata per la salute”

L’esponente pentastellato ha scritto agli uffici comunali, chiedendo un pronto intervento sul posto. “Si chiede un urgente intervento per la rimozione di frammenti di eternit sparsi lungo corso dei Mille, dal civico 1235 fino al 1251 (sino all’incrocio con via Laudicina). La situazione – rappresenta Tusa nella missiva – è particolarmente delicata per la salute pubblica”. Una pericolosità che aumenta, in particolare, quando le lastre risultano rotte, come nella fattispecie in essere. In questo caso infatti, aumenta la possibilità di inalare microparticelle nocive soprattutto a livello polmonare.

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