“Le parole di Salvini offrono una lettura semplicista e disarticolata della realtà siciliana”. Lo dice l’assessore regionale all’Energia Daniela Baglieri in risposta al leader della Lega Matteo Salvini che aveva criticato la Sicilia in tema di infrastrutture ed il presidente della Regione Nello Musumeci sulla necessità di spostare la scadenza del Pnrr di 4 anni.
Baglieri “Sicilia oltraggiata da oltre 20 anni di speculazioni senza scrupoli”
“Il leader della Lega Matteo Salvini, poco sa o molto probabilmente è male informato in merito alla realtà siciliana in materia di acqua e rifiuti. Infatti – si legge nella nota dell’assessore Baglieri – la Sicilia è una regione che da oltre 20 anni è stata oltraggiata da speculatori senza scrupoli, in questi due settori molto delicati nell’Isola, danneggiando i cittadini e le imprese serie ed oneste. Il governo Musumeci con caparbietà ha avviato un percorso virtuoso, raggiungendo importanti obiettivi come: rafforzare il sistema impiantistico pubblico, incrementare la raccolta differenziata, avviare le procedure per due termoutilizzatori, razionalizzare la gestione della risorsa idrica, questi solo alcuni focus che l’attuale governo ha attuato negli ultimi quattro anni sul fronte dell’acqua e dei rifiuti”.
E conclude: “Siamo consapevoli che la strada è ancora in salita, ma noi continueremo fino all’ultimo giorno nel nostro lavoro, in silenzio e con serietà, dimostrando con i numeri l’efficacia delle nostre azioni”.
Le parole di Salvini
“Il tema delle infrastrutture, anche digitali, sarà nei prossimi mesi determinante per la Sicilia. Ma non è un buon punto di partenza incominciare, ancor prima di cominciare, a chiedere proroghe, rinvii e aiutini. Non è il modo migliore di mettersi a disposizione per scommettere su merito, trasparenza, concretezza e futuro”.
Intervenendo, da remoto, a Catania, all’incontro su ‘Fondi Ue: una sfida per il Sud’ promosso dall’eurodeputata Annalisa Tardino, il leader della Lega ha tracciato i punti cruciali per l’Isola: “Acqua, ambiente e rifiuti sono snodi centrali. Non sono più pensabili altri rinvii sugli impianti di valorizzazione dei rifiuti piuttosto che di depurazione e di buona gestione delle acque. E ne parleremo in sede regionale e negli appuntamenti alle Amministrative in Sicilia, da Palermo e da Messina con i sindaci da cambiare“.
“Sto programmando futuro migliore per la Sicilia”
“In Sicilia – ha ricordato – ci vengo una-due volte al mese per le mie vicende processuali, che mi vedono imputato per sequestro di persona, ma io dal male cerco sempre di trarre il bene. E quindi saranno occasioni per programmare un futuro migliore per questa terra straordinaria”.
“Classe dirigente incapace qui”
“Non è possibile che io stesso venga chiamato da amministratori locali, cittadini e imprenditori per le perenne emergenze di rifiuti e acqua. Non è possibile che in una terra straordinaria, produttiva, propositiva, la patria dell’autonomia e il centro del Mediterraneo non riesca, per l’incapacità della sua classe dirigente, di risolvere emergenze come quelle che riguardano acqua e rifiuti”.
“La Sicilia non può esportare a caro prezzo i rifiuti in giro per Italia e per l’Europa – ha aggiunto – e questo dipende dalla gestione regionale anche da chi è commissario per la gestione dei rifiuti. Non ci possono essere ancora città e intere città senz’acqua e aziende scollegate dagli acquedotti”.
Mattone su mattone Sicilia e Italia saranno migliori
“Mattoncino su mattoncino la Sicilia e l’Italia saranno terre migliori”. Salvini ha “ringraziato gli amministratori locali”, ruolo che, ha sottolineato, “è già difficile farlo in tempi normali, in tempi di Covid e di guerra lo è doppiamente”.
Troppe armi, da Oltreoceano si parla di nucleare
“Stiamo entrando faticosamente nel secondo mese di un conflitto alle porte dell’Europa e ci sono uomini di stampa e di governo che parlano con troppa facilità di bombe, armi e missili. Addirittura, dall’altra parte dell’Oceano, qualcuno parla di nucleare”.
“Stiamo uscendo faticosamente da due anni di pandemia e stiamo entrando, ancora più faticosamente, nel secondo mese di un conflitto alle porte dell’Europa e ci sono uomini di stampa e di governo che parlano con troppa facilità di bombe, armi e missili. E io ringrazio nel buio che stiamo attraversando, e dal quale usciremo certamente, la luce che ci porta il Santo Padre, che ci portano uomini e donne di fede che si ostinano a credere nella pace, a lavorare per la pace, a usare parole e argomenti di pace”, conclude.
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