“Condividiamo le preoccupazioni espresse dal sindaco di Palermo e dall’assessore comunale alle Politiche sociali sulla gestione delle migliaia di domande che giungeranno agli uffici comunali per il reddito di cittadinanza, e la necessità di un dialogo fra comuni e governo nazionale per fronteggiare meglio l’organizzazione del servizio. Le amministrazioni dovranno infatti farsi carico di tante incombenze e di una notevole mole di lavoro”. Cosi Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani, commenta le ultime notizie sul reddito di cittadinanza e sulle difficoltà alle quali andranno incontro i comuni.

“La data del 6 marzo è ormai molto vicina, apprezziamo l’impegno del comune di Palermo, e anche la scelta di attivare il tavolo di consultazione con tutte le parti, compreso i sindacati e presidenti di circoscrizione per condividere idee e proposte. Noi come sindacato – commenta La Piana – cosi come ribadito durante l’incontro, non possiamo non esprimere alcune perplessità. La prima è quella legata al personale comunale, se cioè risulta in numero sufficientemente adeguato a gestire tutte le istanze e i controlli relativi che si dovranno svolgere per l’assegnazione del reddito di cittadinanza”.

“Altra domanda posta al tavolo, è relativa a quale tipo di attività verrà assegnata ai destinatari della misura che saranno a carico dell’amministrazione comunale per i cosiddetti lavori di pubblica utilità. Ci auguriamo infatti che non si crei un altro bacino di precariato, una vertenza ancora aperta, e che ha purtroppo limitato nel tempo, la possibilità alle generazioni future di accedere ai concorsi comunali o ad altre possibilità di lavoro”.

“C’è poi la questione – aggiunge il segretario generale della Cisl Palermo Trapani – del ruolo degli uffici comunali periferici delle circoscrizioni, che saranno punto di riferimento delle istanze di tantissimi cittadini, e che proprio per questo potrebbero andare incontro a possibili problemi di sicurezza. Il personale comunale sarà riferimento di persone esasperate, a volte disperate, delle famiglie più disagiate, sarà l’interfaccia con il pubblico delle decisioni assunte dall’amministrazione. Ci auguriamo, quindi, che i dipendenti delle zone più difficili della città non vengano lasciati soli e che i presidi siano potenziati”.

Infine secondo la Cisl “va assicurato un adeguato controllo contro l’ipotesi che si sviluppino ulteriori fasce di lavoro nero, e affinché la misura vada effettivamente a chi risulta essere più bisognoso”. “Siamo pronti a porre nuovamente al tavolo con l’amministrazione tutte le nostre proposte e il nostro impegno” conclude La Piana.

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