C’è il rischio di ulteriori cedimenti nello stabile parzialmente crollato di via Ettore Ximenes, all’interno del quartiere di Borgovecchio, a Palermo. A metterlo nero su bianco l’ufficio del Servizio Edilizia Pubblica, con un’ordinanza sottoscritta dai dirigenti Nicola Giaconia e Maurizio Pedicone. Nel documento si parla di “grave condizione di degrado delle strutture murarie residue, con alto rischio di ulteriori possibili crolli sulle sottostanti aree pubbliche”. Situazione che ha costretto gli uffici dell’Amministrazione a chiudere la strada al transito.

L’ordinanza del Comune su Borgovecchio

Nell’ordinanza, i dirigenti dell’Amministrazione comunale impongono ai proprietari dell’immobile parzialmente crollato la realizzazione di “opere urgenti ed indifferibili, definitive o provvisionali, necessarie per la salvaguardia delle persone. Ciò al fine di scongiurare i rischi di un ulteriore crollo, parziale o totale, del fabbricato, con grave pregiudizio della sicurezza pubblica“. Interventi che dovranno riguardare anche la limitrofa palazzina presente al civico 68, danneggiata dal crollo. A tal proposito, vi è la necessità di realizzare “il ripristino degli elementi strutturali e dell’impianto idrico-sanitario delle unità immobiliari di piano terra, primo e secondo, della palazzina adiacente”. In seguito al cedimento strutturale infatti, i residenti sono rimasti privi di alcuni importanti servizi, sia per i danni subiti che per motivi di sicurezza.

La vicenda e i disagi dei residenti

Sono giorni difficili quelli vissuti dai residenti dello stabile al civico 68 di via Ettore Ximenes. Il palazzo si trova proprio accanto al luogo dove, nella serata di mercoledì 30 marzo, una casa è crollata al suolo. Ciò anche a causa delle forti raffiche di vento registrate in quei giorni sui capoluogo sicliano. Episodio che ha causato danni ingenti al palazzo limitrofo che, adesso, si trova “senza gas e con gli scarichi di alcuni piani fuori uso”.

A riferirlo sono stati gli stessi residenti della palazzina di Borgovecchio, che hanno aperto le porte della loro abitazione alle nostre telecamere. I segni di quanto avvenuto il 30 marzo sono decisamente evidenti. Muri crollati, calcinacci sparsi ovunque e una spaventosa apertura con sfondo cielo decisamente poco congeniale. I vigili del fuoco hanno continuato ad operare sul posto anche venerdì 1 aprile, mettendo in sicurezza quel che è rimasto in piedi della palazzina crollata al suolo. Adesso, sarà compito del Comune rintracciare i proprietari dello stabile che, almeno all’apparenza, appariva disabitato da anni.

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