La Sicilia è soltanto al quindicesimo posto tra le regioni italiane per domande di adesioni al nuovo regime fiscale che offre importanti agevolazioni per lo sfruttamento dei beni immateriali. Per spiegare alle aziende come sfruttare i benefici del Patent Box fa tappa a Catania e Palermo il Patent Road.

Le aziende siciliane grazie alla creatività e alla propria storia sono tra le più ricche di beni immateriali ma con sole 40 istanze presentate all’11 febbraio 2016 la Sicilia si colloca soltanto al quindicesimo posto tra le regioni italiane per domande di adesioni al Patent Box il nuovo regime opzionale che offre una importanti agevolazioni fiscali per lo sfruttamento dei beni immateriali come brevetti, marchi e know-how, consentendo di ottenere forti vantaggi competitivi.

Per spiegare ad aziende e professionisti come sfruttare questa importante opportunità grazie al supporto di di Intesa San Paolo arriva anche in Sicilia il Patent Road, ciclo di eventi organizzati da Technetic con il patrocinio del ministero per lo Sviluppo Economico e di Airi (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale).

Dopo la tappa di oggi a Catania, l’appuntamento è per domani (mercoledì 2 marzo) a Palermo alle 10 nella sala Congressi del San Paolo Palace Hotel, in via Messina Marine 9. Interverranno Francesco Guido, Direttore Generale Banco di Napoli e Direttore Regionale Campania, Basilicata,Calabria, Puglia e Sicilia, il presidente di Technetic Riccardo Imperiali di Francavilla, il vicepresidente di Technetic Lucilla Lanciotti, il dottor Felice Cocorullo della Direzione centrale accertamento settore internazionale dell’Agenzia delle Entrate e Gianluigi Venturini, Direttore Commerciale Imprese Campania, Basilicata, Calabria,Puglia e Sicilia Intesa Sanpaolo.

“Il Patent Box è una misura strutturale per il rilancio delle imprese, fortemente strategica – spiega Riccardo Imperiali, Presidente di Technetic -. Oltre a offrire importanti benefici fiscali per 5 anni, questo nuovo regime opzionale permette alle aziende di valorizzare dei beni che prima non erano messi a sistema, come marchi e brevetti, know-how, disegni e modelli. La portata della normativa italiana è molto ampia, e con un po’ di semplificazione potranno cogliere questi benefici anche le piccole e medie imprese protagoniste del tessuto siciliano”.

Introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (190/2014), il “Patent Box” consiste nell’esenzione parziale o totale ai fini Ires ed Irap dei redditi derivanti dall’utilizzo diretto, o dalla concessione in uso a terzi, o dalla vendita dei beni immateriali realizzati dalle aziende, come software protetti da copyright, brevetti (concessi o in corso di concessione), marchi (registrati o in corso di registrazione), disegni e modelli giuridicamente tutelabili, know­how. Per tali beni, l’impresa deve sostenere costi finalizzati al loro sviluppo, mantenimento e/o accrescimento di valore. In caso di sfruttamento diretto, la percentuale di detassazione stabilita è pari al 30% per l’esercizio 2015, al 40% per l’esercizio 2016 e al 50% a partire dall’esercizio 2017. In caso di cessione, invece, la plusvalenza che l’azienda realizza è completamente esclusa dalla tassazione.

“Il vero punto di forza della normativa italiana, che la differenzia dagli altri regimi europei – conclude Riccardo Imperiali -, è che al momento possono essere inclusi anche i beni immateriali ‘non titolati’, come il know-how, i disegni e i modelli. Ci auguriamo che il nostro Paese rimanga fermo nella propria attuale impostazione del Patent Box, tuttavia consigliamo alle aziende che intendano aderire di affrettarsi: i beni immateriali ‘non titolati’, infatti, potranno certamente essere inclusi se si esercita l’opzione entro il 30 giugno”.

Al regime del Patent Box possono accedere tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, in forma individuale e collettiva, attraverso la trasmissione telematica di un apposito modulo di opzione e, nei casi di obbligatorietà, la trasmissione di una istanza di ruling avente un contenuto minimo obbligatorio integrabile, anche dal punto di vista documentale, nei successivi 120 giorni.