A 48 ore dalle dimissioni di Calogero Ferlisi, ex presidente del Tar di Palermo, dal vertice della Seus l’azienda che si occupa del servizio del 118 della Sicilia, i sindacati attaccano. Alla base della scelta delle dimissioni di Ferlisi ci sarebbero dei motivi di salute anche se secondo quanto si vocifera nei corridoi dell’assessorato i motivi sarebbe di altra natura. L’insediamento risaliva allo scorso 5 febbraio… e ora arrivano le proteste delle organizzazioni sindacali.

Csa-Cisal: “Società senza guida, servono subito presidente e direttore”

“Le dimissioni del presidente della Seus, Calogero Ferlisi, a neanche un mese dal suo insediamento, sono la dimostrazione dei problemi di una società che svolge una funzione essenziale per la salute dei siciliani. La Seus si ritrova ancora in stallo, con grave danno per i cittadini e i lavoratori, dopo essere stata già per lungo tempo senza una guida e alla vigilia di un rinnovo contrattuale con l’assessorato alla Salute, per non parlare del contratto integrativo su cui i sindacati avevano già iniziato una proficua interlocuzione. Chiediamo che il Governo nomini nel più breve tempo possibile un presidente e un direttore generale, terremo alta l’attenzione nell’interesse dei lavoratori”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca, Claudio Dolce e Fabio Mondello del Csa-Cisal.

Uil e Uil Fpl Sicilia: “Società a rischio caos, subito una governance autorevole”

“Le dimissioni improvvise del nuovo presidente della Seus, Ferlisi, creano ancora una volta disagi e tensioni all’interno della società che si occupa del servizio 118, senza più una guida. Gli operatori sono nel caos e un ulteriore vacanza gestionale causerebbe altri danni mettendo a rischio un servizio essenziale per cittadini e sanità siciliana”. Luisella Lionti ed Enzo Tango, segretari della Uil e Uil Fpl Sicilia, esprimono forte preoccupazione per la situazione in cui versa la società.

E aggiungono: “La gestione più recente è stata superficiale e di certo non adeguata all’area dell’emergenza urgenza che Seus rappresenta. Per questo adesso servono subito risposte concrete e una governance autorevole e professionale che possa gestire al meglio questo servizio”.

 

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