Spira aria di bufera in casa Rap. All’interno della società Partecipata di piazzetta Cairoli si registra un nuovo momento di tensione fra alcune sigle sindacali e il presidente Giuseppe Todaro. Motivo del contendere, questa volta, l’ordine di servizio con cui l’azienda che si occupa della gestione della raccolta dei rifiuti in città ha riorganizzato alcuni ruoli dirigenziali di punta. Documento emanato il 23 febbraio “al fine di efficientare l’organizzazione delle funzioni tecnico-ingegneristiche aziendali”. Sette i tecnici coinvolti, i quali saranno coordinati dal Capo Area della sezione Ingegneria, Progettazione e Staff Tecnico Ciro Azzara.

Rap riorganizzazione i quadri dirigenziali

Con riguardo alle competenze, i dipendenti Massimiliano Gibilaro e Francesco Lombardo hanno ricevuto incarichi nel dipartimento Logistica. Sul fronte della sezione deputata alla gestione dei CCR, ad occuparsene saranno Paolo Costa e Nunzio Di Chiara. La gestione della sezione Impiantistica è stata affidata a tre dipendenti, ovvero Salvatore Magnolia, Mario Palazzo e Fabio Maria Palumbo. Sul fronte dell’area operativa relativa al TMB di Bellolampo, si registra un potenziamento di competenza per Raimondo Burgio, dirigente centrale nella gestione nelle dinamiche interne alla discarica alle porte di Palermo.

L’attacco della Cgil

Ma c’è chi dice no. In particolare, è la Cgil ad alzare il dito contro l’ordine di servizio emanata da Massimo Collesano e Giuseppe Todaro. A puntare il dito contro l’atto è il delegato sindacale Riccardo Acquado, il quale critica senza mezzi termini la decisione aziendale. In una nota inviata agli uffici di piazzetta Cairoli, Acquado “diffida la società a ritirare l’ordine di servizio e di rimettere ogni altra qualsivolglia decisione non prima dell’avvio e conclusione della concertazione con le corrette relazioni industriali, cosi come inteso nel corso dell’ultimo incontro sindacale avvenuto in data 19 febbraio, finalizzate a stabilire i criteri opportuni alle procedure da porre in essere per le progressioni di carriera del personale di RAP”.

“Dirigenti scelti senza selezione”

Secondo l’esponente dei lavoratori di Rap, è avvenuta “una “straordinaria” riorganizzazione di uffici, già esistenti, ed una contestuale assegnazione di funzioni di grado superiore a dei dipendenti aziendali, stabilite, verosimilmente ed esclusivamente, in “camera caritatis””. Acquado, in particolare, stigmatizza le modalità di scelta dei dirigenti. Operazioni che, a giudizio del delegato della Cgil, sono avvenute “senza che questi sono stati selezionati, o individuati, con adeguate forme selettive rispondenti alle norme vigenti che regolano il reclutamento nelle Società Partecipate

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