Firmato l’armistizio in casa Rap. Dopo settimane di tensioni, governance e sindacati ritrovano unità e rimettono in piedi i cosiddetti accordi di secondo livello, ovvero quelli relativi a straordinari domenicali e ai doppi itinerari settimanali. Condizioni messe nero su bianco in una riunione tenuta nella tarda mattinata di oggi negli uffici di piazzetta Cairoli. Il programma sarà valido dal 28 gennaio al 3 marzo, con possibilità di rinnovo nel caso in cui il piano messo in campo dall’Amministrazione Comunale abbia successo. Fatto che, sostanzialmente, conferma le indiscrezioni trapelate dal precedente incontro che si è tenuto due giorni fa a Palazzo Palagonia.
Armistizio alla Rap, tornano gli accordi di secondo livello
A certificare il raggiungimento del compresso è una nota congiunta dei sindacati, firmata dagli esponenti della Fp Cgil, della UilTrasporti, della Fit Cisl e della Fiadel-Cisal. “In considerazione del patto sociale sottoscritto lo scorso mercoledì con il sindaco di Palermo è stato concordato di sottoscrivere gli accordi sui progetti di produttività con decorrenza da domenica 28 gennaio fino al 3 marzo 2024“. I rappresentanti dei lavoratori entrano nello specifico dell’accordo. Per quanto riguarda lo straordinario domenicale, “sono stati mantenuti gli stessi servizi e numero di lavoratori da coinvolgere previsti nel precedente accordo, con la sola riduzione del 10% dell’importo della maggiorazione precedente“.
Parentesi poi sui doppi itinerari settimanali, nati per compensare le ben note carenze di personale dell’azienda. “Il presidente (Giuseppe Todaro n.d.r.) aveva proposto di riconoscere solamente tre ore di progetto in quanto ha avuto pressioni dal Comune sulla riduzione dei costi. Abbiamo evidenziato e riconosciuto il lavoro messo in campo dai lavoratori che con grande sacrificio sopperiscono alle croniche carenze di personale e si è concordato di confermare sei ore di progetto a tutti i lavoratori e nello spirito del contenimento dei costi, richiesto dal socio unico e da sottoporre agli uffici del Comune, si è ritenuto necessario, come richiesta dell’azienda, di armonizzare il servizio straordinario reso nell’ambito del doppio turno con la maggiorazione del 50% del premio per tutti i turni di lavoro“.
I sindacati hanno così deciso di rispettare il “patto sociale per la città” promosso da tutti gli intervenuti al tavolo di Palazzo Palagonia. Un senso di responsabilità per il quale i sindacati hanno chiesto di non rinnovare i trasferimenti effettuati dall’azienda per compensare il precedente ritiro della firma dagli accordi di secondo livello. “Abbiamo chiesto inoltre al Presidente Todaro di sospendere gli effetti delle lettere notificate ad alcuni lavoratori sul recupero delle somme per i danni ai mezzi aziendali ed il presidente ha accolto la richiesta di parlare della vicenda alla prossima riunione, così che possa trovare una soluzione alternativa da portare in CdA”.
I tre step dell’accordo: nuovi autisti entro il 20 febbraio
Via libera che arriva dopo il piano per uscire dallo stato di emergenza in casa Rap. Programma suddiviso in tre fasi. Il primo step riguarda la fase acuta, ovvero la carenza di personale e la necessità di far fronte ad itinerari stringenti. Uomini e mezzi a disposizione, come è noto, sono risicati. Da parte del Comune si è registrata l’apertura nei confronti dell’azienda di dare il via libera all’assunzione a tempo indeterminato dei 46 nuovi autisti previsti dal bando avviato dall’ex amministratore unico Girolamo Caruso. Procedura per la quale ci sono già i vincitori e la relativa copertura finanziaria. Da qui l’invito dell’Amministrazione di accelerare le procedure, concludendole entro il 20 febbraio.
“Proprio ieri – spiega il presidente della RAP Giuseppe Todaro – sono partite le lettere agli aspiranti autisti affinché procedano ad integrare la documentazione necessaria all’eventuale assunzione affinché gli uffici preposti ne accertino la regolarità. Entro fine febbraio i 46 autisti saranno in servizio. In questo modo potremo colmare, almeno in parte, la cronica carenza di personale, visto che negli ultimi anni l’organico si è sempre più affievolito. Soltanto con nuova linfa potremo dare una accelerazione agli obiettivi che RAP si è prefissata e, di conseguenza, garantire ai cittadini un servizio di qualità”.
Riequilibrio dei conti e piano industriale. Nodo operatori ecologici.
Una volta chiuso questo capitolo, si passerà alla fase due del piano anti-emergenza. Uno step di medio periodo ma che, nelle intenzioni di tutti gli attori intervenuti, si dovrebbe rivelare come il più fondamentale per la riuscita del rilancio di Rap. Tutto passerà dalla redazione di un piano di risanamento dei conti aziendali. Atto che dovrà essere redatto dagli uffici di Rap, partendo da una situazione rosea sotto il profilo della gestione economica dell’azienda. Documento ritenuto portante anche per il successo della bozza di piano industriale 24-26, atto nel quale è contenuto un altro elemento chiave della vertenza Rap, ovvero l’assunzione di nuovi operatori ecologici. Al momento, ne sarebbero autorizzati 106, anche se l’obiettivo del bando avviato a dicembre 2022 era di assumerne circa il triplo (306).
Per farlo, bisognerà risanare i conti. Intanto, si potranno portare avanti le procedure per redigere la graduatoria. Fatto per il quale si auspica che possano bastare circa due mesi. Dopodichè, si procederà alle prime assunzioni e, una volta ottenute le risorse necessarie, verranno sbloccati ulteriori ingressi facendo scorrere la graduatoria.”Relativamente al bando per 306 operai – scrive Rap in una nota -, per il quale sono pervenute oltre 18mila richieste, la commissione esaminatrice presieduta dall’avvocato Donatella Codiglione, dirigente degli Affari Legali di RAP, ha già inviato i dati alla società esterna incaricata di verificare la rispondenza della documentazione dichiarata dai partecipanti a quella allegata”.
Investimenti su Bellolampo e i correttivi alla TARI
Un passaggio, lo step due, nel quale saranno chiave anche i progressi sui numeri della raccolta differenziata. Come è noto, a breve dovrebbe essere avviata la seconda fase del progetto, quella che riguarda la Zona Nord della città. Una platea che riguarda complessivamente 200.000 palermitani e sul quale l’Amministrazione per ridurre l’accumulo di spazzatura in strada, eliminando di conseguenza anche i cassonetti.
L’ultima fase è quella di lungo corso. Uno step che riguarderà i grandi investimenti finanziati con fondi europei e che prevedono, fra l’altro il potenziamento del polo impiantistico di Bellolampo. Uno sguardo al futuro, alla Rap che potrà essere se il piano andrà a buon fine. C’è infine la grana che riguarda il Pef Tari. Come è noto, l’azienda ha chiesto un adeguamento in base all’inflazione che ha colpito il tarifarrio secondo quanto previsto dalle direttive ARERA. Secondo indiscrezioni, il Comune avrebbe qualche remora ad aumentare il corrispettivo TARI, al netto di un servizio con qualche criticità di troppo. In presenza di un miglioramento dell’efficenza della raccolta dei rifiuti, ci potrebbe essere qualche ripensamento.
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