“Sostituire immediatamente il presidente dimissionario della Seus e affrontare subito i problemi dell’emergenza urgenza, come la gestione del personale e l’applicazione degli istituti contrattuali, evitando di rinviare tutto alla prossima legislatura”. È la richiesta della Fials Sicilia che in una nota a firma del segretario regionale, Sandro Idonea, e del coordinamento regionale della Fials 118, invita il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza a intervenire alla luce delle dimissioni di Calogero Ferlisi dalla carica di presidente del Cda della Seus.

Le richieste della Fials

La Fials spiega che “da mesi, dopo la scadenza del mandato dell’ingegnere Croce, la Seus è priva di vertici aziendali, in un momento di profonda crisi del sistema sanitario nazionale e regionale a causa della pandemia, accumulando problemi irrisolti che riguardano principalmente la gestione del personale, l’applicazione degli istituti contrattuali e la drammatica carenza di autisti soccorritori nella parte orientale dell’Isola”.

Il segretario Idonea ricorda inoltre “il problema irrisolto della riforma del servizio dell’emergenza urgenza con la costituzione dell’agenzia pubblica regionale che avrebbe dovuto costituire il fiore all’occhiello della Regione”.

Ugl: “Non si può lasciare allo sbando la partecipata”

“Le dimissioni del presidente della Seus, Calogero Ferlisi, da poco tempo nominato, per i lavoratori sono state una vera e propria doccia fredda. Un gesto allarmante alla luce del fatto che questo nuovo vertice era stato ripristinato dopo diversi mesi in cui la partecipata è rimasta senza guida e che, oggi, lascia improvvisamente un cantiere aperto ed in evoluzione”. Lo dicono Carmelo Urzì, segretario regionale della federazione Ugl Salute Sicilia, e il responsabile regionale del coordinamento emergenza – urgenza della Ugl, Giovanni Ferraro.

“Siamo preoccupati, Musumeci e Razza si attivino”

“Siamo enormemente preoccupati, infatti, perché oltre alla normale amministrazione come il regolare pagamento degli stipendi (non c’è materialmente chi firma i bonifici per i dipendenti) ed il completamento dell’organizzazione con l’insediamento di un direttore generale e del collegio dei revisori dei conti, si è interrotto il processo di necessaria revisione del contratto di servizio con la Regione Siciliana, già prorogato diverse volte ed in scadenza il 30 aprile. Ancora peggio perché siamo in alto mare sull’esecuzione integrale del contratto di lavoro che, pur essendo scaduto da 14 anni ed in fase di rinnovo, non è stato correttamente corredato dai necessari accordi di secondo livello. Non è accettabile che una società con oltre 3 mila dipendenti, che si occupa di un settore imprescindibile nell’ambito sanitario, salvando vite umane, sia lasciata allo sbando in questo modo.

Il presidente della Regione siciliana e l’assessore regionale della Salute hanno il dovere di attivarsi immediatamente per sanare questo ulteriore vulnus che, di fatto, blocca nuovamente la più importante partecipata siciliana. E ci auguriamo lo facciano prima della scadenza del termine per le nomine fissato dall’emendamento approvato martedì sera dall’Assemblea regionale siciliana, perché la Seus e i suoi lavoratori non si possono permettere per la seconda volta in pochi mesi di rimanere a lungo senza il presidente e gli organi di gestione societaria”, conclude l’Ugl.

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