Inizia domani il Beer Bubbles Festival a Palermo, la festa della birra che occuperà di fatto la piazza più centrale della città, quella Castelnuovo, e non solo. Una scelta che, diciamo così, non è piaciuta a moltissimi cittadini, che criticano il luogo concesso dall’amministrazione comunale. “C’era proprio bisogno di farlo in centro e bloccare tutto per un fine settimana?”, si chiedono centinaia di utenti sui social e non solo. “Nelle ultime quattro edizioni si era tenuta a Villa Filippina, un luogo più idoneo. Perchè scegliere il Politeama? E quelle cabine in legno’?”, scrive un ragazzo su Facebook.

Le critiche e il problema taxi

Commenti di questo genere e di questo tenore non sono pochi. C’è anche un altro problema, che spiega l’avvocato penalista Stefano Santoro, ex assessore comunale di Palermo ed attuale esponente di Fratelli d’Italia. “Oltre il danno la beffa, non solo per i residenti del centro città,  ma anche per i 360 tassisti i quali nonostante abbiano versato come richiestogli dal comune di Palermo il canone di occupazione del suolo pubblico dell’area destinata all’area taxi, sono stati fatti sloggiare dal centro per dare spazio alla manifestazione valuta fortemente da Lagalla e prima dall’amministrazione Orlando. Dunque, come avevo previsto tra Orlando e Lagalla continua ad non esserci nessuna differenza, nonostante siano mutate le maggioranze del consiglio comunale”.

Santoro, come molti altri cittadini, è anche piuttosto critico sulla manifestazione, soprattutto sulla location: “Il centro della città viene destinato ad ospitare manifestazioni di qualsiasi tipo compresa il festival della birra artigianale , organizzata da una società privata. Si tratta di una manifestazione a mio avviso da vecchia fiera di paese che viene realizzata all’interno delle piazze monumentali e storiche, Castelnuovo e Ruggero Settimo, e che vedranno i siti per un’estensione di circa 600 metri quadrati che vedranno le due piazza più belle della città trasformate in una casba. C’è di più – dice Santoro . sembrerebbe che a fronte di un irrisorio canone di concessione che la società versa nelle casse del comune, la manifestazione sembra non sia affatto gratuita per i visitatori, dato che per la degustazione di birre si dovrà pagare 13 euro. Se tutto fosse vero, si sarebbe permesso a dei privati di ottenere le due piazze monumentali per fare commercio sotto le spoglie di una manifestazione di interesse pubblico”:

Il danno ai commercianti

“Registro infine un danno per i commercianti nella zona del centro che vedranno nella manifestazione in concorrente privilegiato che gli rovinerà gli affari del fine settimana, e rilevo ancora che il Comune per autorizzare la manifestazione in oggetto ha impiegato poco tempo, mentre centinaia di pub e bar e ristoranti sono in attesa da mesi per ottenere autorizzazione di utilizzare il suolo pubblico negli spazi vicini i loro esercizi. Una manifestazione avrebbe dovuto essere ospitata senza dare fastidio a nessuno organizzandola alla fiera o ad un altro sito adeguato”, conclude Santoro.

Parola al coordinatore provincia di FdI Raoul Russo

“Chiaramente pur essendo un esponente di FdI Stefano Santoro in questo caso parla a titolo personale – dice a BlogSicilia il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, il senatore Raoul Russo – e proprio a titolo personale anche io, pur senza polemica, posso dire che le manifestazioni in piazze importanti come questa andrebbero gestite con maggiore oculatezza”.

“Sono convinto che le piazze debbano essere degli Agorà – continua Russo – ma credo anche che bisognerebbe avere maggiore riguardo di aree monumentali come questa e adeguare le installazioni al contesto. Quel che si sta realizzando in questo caso appare davvero troppo impattante”.

“Nulla contro il Festival della birra – precisa ancora Russo – ma si poteva scegliere un’area diversa della città o comunque integrare le installazioni”.

Russo approfitta per ribadire il concetto della vivibilità delle piazze “Sono fortemente convinto che le nostre piazze debbano essere vissute. Un mio pallino, ad esempio, è quello di vedere tornare all’utilizzo il palchetto della musica. Ma ci sono molti modi diversi per vivere le piazze senza rendere le iniziative così impattanti e fuori contesto”

Il Beer Bubbles Festival

Beer Bubbles Festival era stato ospitato per quattro anni a Villa Filippina. Dal 15 al 18 giugno sarà allestito nella zona del Politeama (piazza Castelnuovo e piazza Ruggero Settimo) un vero e proprio villaggio artigianale della birra. Trentuno birrifici provenienti da tutto il mondo, dieci punti ristoro, due gin artigianali, quindici installazioni che ospiteranno le eccellenze agroalimentari siciliane e oltre dodici masterclass dedicate all’arte birraia. Sono solo alcuni numeri della quattro giorni che tra degustazioni, musica e workshop costituisce ormai da anni un evento imperdibile per la città di Palermo capace di attrarre migliaia di persone. Nelle scorse edizioni la manifestazione è riuscita a toccare oltre 50 mila presenze giornaliere.

I maestri birrai

Anche quest’anno diversi produttori locali, nazionali ed internazionali impreziosiranno il festival mettendo in vetrina le birre artigianali con il loro stand. Tra le novità spiccano due new-entry siciliane: Brassicula che nelle sue birre esalta l’eccellenza delle materie prime siciliane come le albicocche di Scillato, la manna di Castelbuono e il sale integrale di Petralia; e Terre a Sud Est, birrificio artigianale con sede a Niscemi che offre birre artigianali frutto di sperimentazioni innovative che strizzano l’occhio alla tradizione. Le novità arrivano anche da altre parti d’Italia. Dalla Lombardia con LA Brewery, dalla Toscana con i birrifici La Diana e Cantina Errante e dal Veneto con Evoque Brewing.

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