Un consumo moderato di alcol – un drink al giorno per le donne e fino a due per gli uomini – è associato a una riduzione del volume del cervello. Insomma, più beviamo, più il cervello si rimpicciolisce. Lo dice uno studio.
Premessa: il cervello si restringe con l’età. L’assunzione di alcol, però, potrebbe portare al declino accelerato delle dimensioni del cervello e al declino più rapido della memoria, del processo decisionale e di altre funzioni cerebrali. Così una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications.
Nel dettaglio, i ricercatori hanno studiato la risonanza magnetica di oltre 36mila adulti di mezza età nel Regno Unito e hanno confrontato le scansioni con il consumo di alcol riportato.
Dopo avere raggruppato i soggetti in base all’assunzione media giornaliera di alcol – da nessuna a due birre o bicchieri di vino o più al giorno – i ricercatori hanno scoperto che più alcol consumato era associato a un calo più pronunciato del volume cerebrale, indipendentemente da altri fattori.
Inoltre, per i 50enni, bere l’equivalente di mezza birra o mezzo bicchiere di vino al giorno fino a un bicchiere intero di etrambi gli alcolici è stato associato a un restringimento del cervello equivalente all’invecchiamento di due anni. In questi 50enni gli scienziati hanno riscontrato cambiamenti nel cervello come se avessero 3 anni e mezzo.
Anche il più piccolo aumento – dal non bere al bere soltanto una unità di alcol al giorno (pari a mezza birra) – è stato associato a un volume cerebrale più piccolo: circa un anno e mezzo in più di invecchiamento cerebrale. E ancora: bere quattro drink al giorno, rispetto al non bere affatto, è stato associato a oltre 10 anni di invecchiamento cerebrale.
Quello che ha preoccupato i ricercatori sono i risultati “in contrasto con le linee guida scientifiche e governative sui limiti di consumo sicuro”, come affermato dal coautore dello studio Henry Kranzler, che dirige il Center for Studies of Addiction dell’Università della Pennsylvania (USA).
Le linee guida dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) per il consumo moderato – un drink o meno al giorno per le donne, due drink o meno al giorno per gli uomini – rappresentano “una quantità che supera il livello di consumo associato nello studio con una diminuzione del volume cerebrale”, ha detto il dott. Kranzler.
In sintesi, questo studio, combinato ad altri che suggeriscono un aumento della mortalità con il consumo di alcol, sconfessa “l’idea che il consumo moderato di alcol possa fare persino bene alla salute”. Invece, per quasi tutti i livelli di consumo di alcol, “è probabile che una riduzione produca benefici per la salute”.
Lo studio ha, comunque, dei limiti, come spiegato da Emmanuela Gakidou, ricercatrice sull’alcol e professoressa di scienze della metrica della salute presso l’Università di Washington: “Sembra che abbiano avuto soltanto informazioni su quanto le persone abbiano bevuto l’anno prima delle risonanze magnetiche”, non sul bere per tutta la vita. “Il consumo cumulativo di alcol è importante per studiarne gli effetti sul cervello e i soggetti dello studio avrebbero potuto avere un consumo di alcol maggiore o minore prima dello studio”, ha aggiunto.
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