Preoccupazione per l’accredito di somme nei bilanci dei comuni che appaiono non spendibili nell’immediatezza richiesta dalla condizione di emergenza.
La esprimono i sindaci siciliani che mettono nero su bianco un’altra polemica che serpeggiava già nella giornata di ieri sulla fruibilità dei fondi regionali per gli aiuti alimentari. Fondi il cui impiego rischia di risultare eccessivamente farraginosi e dunque che rischiano di arrivare in ritardo rispetto all’urgenza dell’attuale situazione.
Il documento dei sindaci è frutto di una riunione d’urgenza dell’Anci Sicilia convocata dal Presidente Leoluca Orlando e che si è tenuta nel pomeriggio di ieri, nonostante la giornata di domenica, in video conferenza, subito dopo l’adozione del DDG 304 del Dipartimento per la Famiglia della Regione Siciliana.
Dopo la relazione illustrativa del presidente Leoluca Orlando e del segretario generale Mario Emanuele Alvano circa lo stato di attuazione dell’intervento regionale a sostegno dei comuni per contrastare l’attuale crisi socio-economica collegata alla diffusione del Coronavirus, l’Associazione ha approvato all’unanimità un documento in cinque punti inviato alla Regione.
In prima istanza i sindaci manifestano apprezzamento per l’intervento annunciato dal Governo Regionale ma subito dopo, al secondo punto si dicono preoccupati “per l’accredito di somme nei bilanci dei comuni che appaiono non spendibili nell’immediatezza richiesta dalla condizione di emergenza”.
Il documento rappresenta, poi, la “necessità di chiarire prioritariamente e preventivamente la deroga al codice contratti, possibilità di adottare variazioni di bilancio con delibera di giunta in esercizio provvisorio, possibilità di avvalersi del Terzo settore, nonché chiarimento delle regole di utilizzo e rendicontazione” e chiede “l’inserimento dell’intervento all’interno del quadro normativo previsto dall’ordinanza nazionale di Protezione Civile n. 658, occorrendo anche previa intesa con la Protezione Civile Nazionale”.
Fino a quando questi punti non saranno chiariti i sindaci chiedono di congelare le risorse e lo fanno con una formale “richiesta di provvedere all’erogazione delle somme nei bilanci comunali solo dopo il chiarimento dei punti di cui sopra e ciò anche in attesa delle intese con la Protezione Civile nazionale, l’Agenzia della Coesione e la Commissione Europea”.
Il documento condiviso dall’ANCI Sicilia dicono è “volto a superare le criticità relative alla rapidità di utilizzo e modalità di rendicontazione delle risorse in spirito di collaborazione istituzionale, ribadendo la piena disponibilità a collaborare nell’interlocuzione con la Protezione civile nazionale, l’Agenzia della Coesione e la Commissione Europea anche per la modifica delle regole di utilizzo dei Fondi FSE che appaiono particolarmente complesse e non immediate”.
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