Ben 625 mila euro il Comune di Palermo dovrà risarcire ad un uomo di 72 anni che nel 2015 cadde a causa di un tombino malmesso e restò paralizzato finendo su una sedia a rotelle. L’uomo cadde rovinosamente battendo la testa, ora il Comune dovrà risarcire l’uomo e i figli. La vicenda è riportata dal Giornale di Sicilia, e riaccende la questione della manutenzione di molte strade di Palermo. Il caso è stato trattato dalla terza sezione civile del Tribunale. Sono oltre 20 milioni in cinque anni i risarcimenti che ha dovuto sborsare l’ente per i ristori alle vittime.

Il 15 dicembre 2015 l’uomo, pensionato e padre di due figli, uno poliziotto e l’altra casalinga, entrambi con proprie famiglie, camminava a piedi su via Emerico Amari, verso il Politeama. L’uomo cadde a causa di un marciapiedi malmesso. Il 72enne subì danni fisici gravissimi: “Tetraparesi spastica, arto superiore destro immobile; arto superiore sinistro: articola le dita della mano. Incontinenza totale, indossa pannolone. Non deambula autonomamente; si sposta mediante l’ausilio della carrozzina”, secondo il perito. L’uomo ha anche dovuto frequentare un centro di riabilitazione in provincia di Agrigento, con disagi, spese e difficoltà per entrambi i figli.

Fu un tombino a causare la caduta del malcapitato e il Comune è stato condannato come responsabile del sinistro, perché ha – o dovrebbe avere – “la custodia della strada (che è ed era) aperta, all’epoca del sinistro, al pubblico transito». Ragion per cui, afferma il tribunale, è il Comune che deve assicurare “il necessario controllo”. Escluso pure qualsiasi “concorso di colpa dell’utente”. (immagine di repertorio)