Una richiesta formale al Governo siciliano perché prenda in considerazione una riforma della legge sul commercio per rivedere le regole sugli orari e le giornate di apertura dei negozi.
È quanto intende fare Antonello DI Liberto, Presidente Regionale della Fida, la Federazione Italiana Dettaglianti Alimentaristi, aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia.
“Nei prossimi giorni- prosegue il Presidente Di Liberto – incontrerò il Presidente di Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella, per discutere la proposta da presentare al Governo regionale. Peraltro, da un recente studio effettuato dalla Fida sulle abitudini di acquisto degli italiani, studio che è diventato un libro presentato dalla Presidente Nazionale Donatella Prampolini, emerge come si stia tornando a preferire il rapporto commerciante/cliente quasi personalizzato delle strutture medio-piccole e come la produttività e qualità del lavoro siano migliori a fronte di una non esasperata turnazione che è obbligata quando si vuole garantire un’apertura 7 giorni su 7”. Negli ultimi anni la grande distribuzione, con le grandi strutture di vendita, ha visto spostare verso i piccoli esercizi di vicinato, quasi il 55% dei suoi clienti, un dato che deve far riflettere.
“È un’occasione, per la Sicilia, di mettere a frutto lo Statuto speciale – conclude Di Liberto – ed essere da esempio per le altre regioni e per focalizzarsi su un argomento che è molto importante per i lavoratori del commercio e per le loro famiglie”.
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