“Cancellieri applaudito alla convention di Forza Italia è come Barabba salutato con esultanza all’ultima cena”. E’ sintetico ma verbalmente tranciante Eusebio D’Alì. L’esponente dell’area Miccichè di Forza Italia, oggi minoritaria nel partito azzurro, scrive su Facebook il suo impietoso giudizio

5stelle siciliani “Non sputi nel piatto in cui ha mangiato”

Non è l’unico attacco a Giancarlo Cancelleri nel giorno in cui aderisce a Forza Italia. Gli augurano buona vita dal Movimento 5 stelle lasciando intendere che la sua strada, forse, è sempre stata questa

“A Giancarlo Cancelleri, che finalmente ha trovato un approdo politico, auguriamo buona vita. Giancarlo ha dato molto al Movimento, ma dal M5S ha ricevuto tutto. Se ha ricoperto incarichi prestigiosi, di certo è solo grazie al Movimento 5 Stelle. Sarebbe pertanto corretto che non sputasse sul piatto dove ha mangiato e sul Movimento che gli ha consentito di uscire dall’anonimato e di fare politica. Sulla sua collocazione finale evitiamo di fare commenti, se il partito che gli ha dato ospitalità, e in cui evidentemente si rispecchia, è il partito di Berlusconi, Dell’Utri e Schifani, la cosa si commenta da sola. E in maniera eloquente” dicono i deputati pentastellati all’Ars

Parabola indegna

Ci sono anche le parole dure di un uomo che lui stesso definisce un amico: Alessandro Di Battista.

“Che parabola indegna. Io mi vergognerei come un ladro al suo posto. Ma evidentemente c’è chi la vergogna proprio non la conosce come ormai non conosce la vita al di fuori dei palazzi”. Così Alessandro Di Battista, su Facebook, commenta il passaggio del suo ex compagno nel M5s Giancarlo Cancelleri a Forza Italia, annunciato oggi a Palermo. “Gente che – aggiunge Di battista – ha perso la testa al primo “onorevole” ascoltato. Gente che ha perso il contatto con la realtà alla prima tartina offerta. Che preferisce la promessa di una poltrona alla dignità personale e che ora è costretta pure a ridere alle battute di Schifani per tentare di accreditarsi un po’. A Roma abbiamo un detto: “Al culo che non ha mai visto camicia er canavaccio je pare seta” “Ricordo gli attacchi di Giancarlo Cancelleri nei miei confronti – scrive Di Battista – quando lasciai il Movimento 5 Stelle per quell’ignobile sostegno al governo Draghi. Governo che, tra l’altro, permise a Cancelleri stesso di incassare qualche stipendiuccio in più come sottosegretario alle infrastrutture (piazzato da Di Maio che l’altro giorno se ne stava pacioso in una tavola rotonda a mangiare accanto ad Angelino Alfano). Ricordo interviste piuttosto meschine da parte sua colme di livore (mi chiamava “DisFattista” perche non volevo l’alleanza con il Ps) e rimproveri pubblici. Magari sperava che attaccare me ed inumidire le natiche draghiane gli avrebbe garantito qualche posto al sole”. “Ricordo quando Giancarlo Cancelleri – ricostruisce Di Battista – mi definiva un nostalgico, uno che non capisce la complessità della politica, uno rimasto ai tempi di Casaleggio, uno incapace di evolversi. Ebbene in queste ore Cancelleri (che ha abbandonato il Movimento non per ragioni politiche ma solo perché non gli hanno permesso di candidarsi ancora una volta) sta partecipando alla convention di Forza Italia a Palermo. È forse questa l’evoluzione che non sono riuscito a comprendere? Guardate. Cancelleri è seduto dietro Schifani. Ricordo quello che diceva sia pubblicamente che privatamente di Schifani stesso”.

Critiche anche dai nuovi alleati

“Il cambio di casacca di Giancarlo Cancelleri da “apriscatole” ex viceministro grillino a Forza Italia è francamente sconcertante. È vero che soltanto gli sciocchi non cambiano idea, ed è legittimo aderire ad un altro partito, ma questo è un caso di incoerenza conclamata: per i toni irriguardosi con cui si è espresso nei confronti di Berlusconi e dei vertici del partito che ora lo ospita, per l’arroganza e la mancanza di galateo istituzionale con cui si è posto nei confronti del governo Musumeci e della sua coalizione, di cui Forza Italia faceva parte. Più che di parabola politica siamo di fronte alla più elementare forma di incoerenza che contribuisce ad allontanare i cittadini dalle istituzioni” attacca il deputato regionale di FdI Marco Intravaia.

Lui, Cancelleri, non se la prende. “Non ho tradito nessuno” – dice, e continua a chiamare Di Battista “un amico a cui piace fare post sui social”.