E alla fine lo scontro per i fondi previsti dalla Regione per Cannes, con quei 3,7 milioni che hanno fatto andare fuori dalla grazia di Dio Schifani e non solo, è diventato, come prevedibile, un fatto politico. Molto politico.
Ognuno fa le sue mosse per avere la meglio sull’altro, perchè in ballo c’è (anche) il controllo su un enorme tesoro della Sicilia, quello del turismo: un qualcosa che vale miliardi, più precisamente 2,5 miliardi, se si conta anche l’indotto. Per non parlare di chi ci lavora, quasi 100mila persone, leggasi bacino di voti non indifferente. Quindi, insomma, con la legislatura iniziata da poco, meglio mettere in chiaro le intenzioni, e soprattutto definire i contorni.
In questo caso, il presidente della Regione Renato Schifani ha pensato ad una cabina di regia sul turismo, per la promozione del brand Sicilia e non solo, che di fatto una volta realizzata renderebbe molto meno influente la figura di chi si occupa di turismo, l’assessore Francesco Paolo Scarpinato. Fino ad ora è solo una tentazione, ma Schifani ci sta pensando.
La tentazione di Schifani
Oltre ai soldi, ai fondi e all’indotto di voti, c’è come detto prima una questione anche politica, nella mente del Governatore: un piano per mettere sotto scacco Fratelli d’Italia, che sul turismo ha costruito molte sue fortune e che in questi ultimi anni, in maniera scientifica, ha occupato le caselle dove poteva in varie Regioni. In Sicilia prima c’era Manlio Messina, e ora Scarpinato, per un “dominio” durato cinque anni. Fare una cabina di regia significherebbe limitare anche il potere di Fdi in un campo così lucroso.
I 3,7 milioni per Cannes
Un passo indietro. Il caso era scoppiato qualche giorno fa, con la notizia della spesa di quasi 4 milioni per una semplice mostra. 3,7 milioni per l’esattezza con un incarico unico ad un solo soggetto senza gara, almeno così sembrerebbe, e il Presidente della Regione aveva scritto all’assessore Francesco Scarpianto dopo aver appreso la vicenda.
La Regione siciliana ha rifinanziato, per il secondo anno consecutivo, secondo quanto racconta La Sicilia, la rassegna “Sicily, Women and Cinema” che si tiene a Cannes. Ma stavolta è polemica non solo all’esterno ma anche e soprattutto dentro la giunta con il Presidente della Regione che non ci sta. Non tanto alla partecipazione, quanto al budget impegnato: un importo stratosferico (3,7 milioni di euro) in un momento non esattamente propizio.
Il bando pubblico
Una delle accuse, tra l’altro, è aver affidato il tutto alla Absolute Blue, una società con sede a Kehlen (Lussemburgo) in Zone Industrielle 25, senza nessun bando, per affidamento diretto. Dai 2,2 milioni del 2022 si è passati a 3 milioni e 750 mila euro dell’edizione di quest’ anno.
L’assessorato al Turismo, ha dato il via libera al progetto con un decreto firmato dal dirigente del Turismo ad interim Franco Fazio e dal responsabile del servizio Film Commission Nicola Tarantino. L’atto è del 30 dicembre, ultimo giorno utile per destinare le risorse del Piano Sviluppo e Coesione già deliberate dalla giunta per tale scopo.
Le super fatture
“Sotto torchio” c’è il Programma triennale di sviluppo turistico 2022/24 approvato in giunta nel maggio scorso. Lì dentro c’è tutto, compreso l’evento di Cannes, concepito per “stimolare un flusso di visitatori correlato al fenomeno del turismo cinematografico” in Sicilia. Ma gli atti più interessanti riguardano coperture finanziarie e relative spese. Si parla, ovviamente, di milioni e milioni di euro. Ci sono anche le spese per See Sicily, con fatture già pagate a Cairo, Mediaset, Rai, per pubblicizzare l’Isola sui maggior network, che valgono milioni e milioni di euro. Un esempio per tutti: 448 mila euro per uno spot all’interno di Ballando con le stelle, sui Rai Uno.
Il caso Lussemburgo
Inoltre, secondo quanto riporta il quotidiano “La Sicilia”, ci sarebbe una sorta di filo rosso tra la Sicilia e delle società in Lussemburgo, finanziate con fondi da 6 milioni di euro, tra cui la già citata Absolute Blue (sì, quella del “Sicily, Women e Cinema”). Ci sarebbero, nel mezzo, altre società, “scatole cinesi”, visite e contatti già belli che tracciati con l’Italia.
Chinnici: “Voglia spiegazioni da Scarpinato”
“E’ opportuno che il Parlamento regionale svolga fino in fondo il proprio compito di verifica e controllo sull’operato del governo, per questo ho chiesto al presidente della V Commissione di convocare l’assessore al Turismo Francesco Scarpinato per chiarire come vengono spesi i fondi destinati alla promozione turistica della Sicilia”. Lo dice Valentina Chinnici del Pd.
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