I tirocinanti dell’Avviso 22 della Regione siciliana, che ancora attendono di essere pagati dalla stessa, e che sono circa 300, iniziano a parlare di “giravolta”. E lo fanno tramite il loro portavoce, Oreste Lauria, che chiede ancora una volta l’intervento del governo regionale.
Lauria spiega: “Sono a conoscenza del fatto che alcuni mesi fa il dipartimento del Lavoro della Regione ha inviato ad alcuni tirocinanti una mail nella quale veniva spiegato che le Apl (Agenzie per il lavoro) non riescono a sanare le pratiche. Finché la pratica non viene sanata il tirocinante non verrà mai pagato. In futuro potrebbero verificarsi fatti analoghi, anche con altri Avvisi. La Regione intervenga e prenda seri provvedimenti per risolvere questo problema”.

Ieri l’intervento dell’assessore Albano: “La Regione non abbandona i tirocinanti”

La Regione Siciliana non ha abbandonato i 300 tirocinanti palermitani e tutti quelli delle altre province che ancora non hanno ricevuto il contributo previsto dall’Avviso 22. Ad oggi sussistono criticità che il dipartimento del Lavoro ha più volte reso note e che fermano l’erogazione di quanto spettante”. Lo ha detto ieri l’assessore regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro, Nuccia Albano, in merito a quanto dichiarato dal deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci.

“Attivato il soccorso istruttorio”

“In particolare – ha proseguito Albano – non risultano pratiche ancora da istruire, ma solo da completare perché carenti di documentazione a fronte delle anomalie riscontrate dagli uffici del dipartimento Lavoro. Quest’ultimo ha, comunque, attivato il cosiddetto “soccorso istruttorio”, richiedendo di integrare la documentazione e le dichiarazioni mancanti per definire il procedimento. Nessuna volontà da parte dell’amministrazione di penalizzare, nel tempo e nell’azione, i tirocinanti e le imprese. E anche dopo il soccorso istruttorio sono state riscontrate criticità, soprattutto in registri delle presenze, contratti di assicurazione sulla responsabilità civile, contratti di assicurazione sugli infortuni, tutor didattici e quelli aziendali”.

Stringenti e rigorosi controlli

“Sfugge ai più – ha sottolineato l’assessore – che le somme erogate sottostanno ai principi fissati dalle regole di rendicontazione europee e ai suoi stringenti e rigorosi controlli che gli organismi preposti effettuano sistematicamente. Quindi l’eventuale emissione di pagamenti in presenza di documentazione non in regola comporta la inammissibilità della spesa, crea debito fuori bilancio e responsabilità per danno erariale a carico dei funzionari. Ogni tirocinante, così come l’impresa, potrà chiedere l’accesso agli atti, rendersi conto della documentazione mancante ed eventualmente sollecitare le imprese a presentarla, così come l’onorevole Schillaci potrà chiedere accesso, rientrando nelle sue prerogative parlamentari, per avere conoscenza puntuale dell’operato del dipartimento”.

Carenza di personale negli uffici

“Gli uffici regionali – ha concluso l’assessore Albano – sono in grande difficoltà per carenza di personale e sovraccarico di lavoro, legato anche a una miriade di competenze discendenti da regolamenti europei, leggi nazionali e regionali. Qualche ritardo è anche tollerabile ma non può essere sempre e comunque oggetto di attacchi ingiustificati. La mancanza di funzionari è un problema che andava affrontato in tempi debiti, che oggi è ancora più grave e che il governo regionale deve mettere nella sua agenda politica, così come sostenuto dall’assessore Andrea Messina, con il quale condivido la volontà di un rafforzamento del personale regionale”.

“Gente non pagata dopo 3 anni”

Lauria non ci sta e vuole ripercorrere la storia dell’Avviso 22 e lo fa tramite una nota.
“Siamo stati formati tramite un tirocinio con la durata da 6 a 12 mesi, proposto da un bando della Regione siciliana 22/2018 lavorando per poi alla fine essere rimandati a casa senza nessuna proposta di lavoro.
È palese che chi di dovere faccia chiarezza sul perché dopo 3 anni non siano stati ancora pagati tutti i tirocinanti.
Qualora si riscontrassero delle responsabilità oggettive o soggettive, gli organi competenti della Regione siciliana dovranno adottare i provvedimenti necessari, in alternativa trovare una soluzione per i pagamenti.
Invito inoltre tutto il nuovo parlamento regionale ad intervenire sulla vicenda.
Ad oggi dei 1.741 tirocinanti dell’Avviso 22, 800 sono stati pagati a saldo dopo una lunga attesa e, dopo ben 3 anni, la restante parte ha ricevuto solo degli acconti bimestrali, ed addirittura 300 di questi sono rimasti senza nessun pagamento.
Sono trascorsi 3 anni ed ancora oggi 300 tirocinanti non hanno ricevuto nessun pagamento, sono gli invisibili dell’Avviso 22, trattati come i figli di nessuno! Altri tirocinanti attualmente si sono dovuti accontentare di acconti bimestrali”.

Una commissione d’inchiesta

I tirocinanti dell’Avviso 22 hanno chiesto, durante un servizio video di una emittente regionale, una commissione parlamentare d’inchiesta sui “disastri” dell’Avviso 22 per accertare eventuali responsabilità.
Prosegue Lauria: “Invito il neo presidente della Regione siciliana Renato Schifani ad aprire un eventuale dialogo con noi tirocinanti ed interessarsi in prima persona in merito a questa vicenda insieme alla sua giunta regionale e a trovare una soluzione, altrimenti prenda provvedimenti perché alcuni enti promotori a quanto sembrerebbe non riescono a sanare le pratiche relative ai tirocinanti”.

“Ci sentiamo umiliati e usati”

Tuona ancora il portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22: “Come ex lavoratori della Regione siciliana e ci sentiamo umiliati siamo in una condizione di disagio dopo essere stati usati solo per favorire un lavoro sottopagato”.
Intanto andrà in onda venerdì 6 gennaio, alle ore 20.40, un servizio di “Striscia La Notizia” firmato da Stefania Petyx proprio sulla questione Avviso 22.
Conclude Lauria: “Anche a livello nazionale si sta dando il giusto risalto ad una situazione che ha ormai davvero dei risvolti assurdi ed inquietanti”.

(nella foto, di repertorio, un momento di protesta dei tirocinanti dell’Avviso 22)

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