“Dal 31 dicembre ad oggi non abbiamo visto un solo euro, è una vergogna”. Questo lo sfogo dei lavoratori di due cantieri dei servizi di San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo, che si sono riuniti davanti al municipio del paese per protestare.

Lavori finiti ma non è arrivato neanche un euro

Non hanno ricevuto nessuna retribuzione. I cantieri di lavoro sono finanziati dall’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Ogni lavoratore dichiara di attendere in media un credito di circa 2 mila e 700 euro a persona. Le opere sono state realizzate nelle due scuole del Paese e sono state ultimate a fine aprile.

Rimpallo di competenze

I lavoratori pretendono risposte dal commissario straordinario della cittadina, Salvatore Graziano. “Ci aveva dato – dice un lavoratore – la sua parola d’onore che saremmo stati pagati”.
Aggiunge un collega: “Tutti noi abbiamo famiglia, chi due, chi tre figli da mantenere. Poi dicono che le persone non vogliono lavorare. Come fanno a iniziare un cantiere senza soldi?”.
Poi, una denuncia, forte: “Il cantiere è durato 78 giorni e all’Inps non compare nemmeno un giorno di lavoro, vuol dire che non ci hanno pagato i contributi. Non hanno pagato neanche la ditta di Bagheria che attende 40mila euro, è una vergogna”.

Oltre trenta persone impegnate in due cantieri

I lavoratori, come detto, avevano iniziato a prestare il loro servizio, il 31 dicembre, in due scuole di San Giuseppe Jato. I cantieri, nei quali hanno lavorato 35 persone, sono terminati ma per loro ancora nessuna retribuzione. E ribadiscono: “Stiamo patendo la fame, vogliamo i nostri soldi e i nostri diritti. Abbiamo firmato un regolare contratto di lavoro, dove è chiaramente indicato tutto. Perché non ci pagano? Siamo disperati, abbiamo lavorato e faticato”.

Il rimpallo di responsabilità

Ai lavoratori, che più volte hanno chiesto al Comune i loro soldi, sarebbe stato risposto che le retribuzioni sarebbero arrivate prima di Pasqua, poi, che sarebbero stati pagati nei primo giorni di maggio ma ancora non hanno ottenuto alcun risultato. Da qui la loro protesta di questa mattina.
“Ci dicono sempre di aspettare – concludono – e danno la colpa alla Regione. Abbiamo aspettato anche che venisse pubblicato il Bilancio. A noi non interessa di chi è la colpa, chiediamo soltanto di essere pagati”.

La replica del Commissario

“L’amministrazione regionale, che ha approvato il suo bilancio ad aprile, non ancora erogato le somme ai Comuni – fa sapere il commissario Salvatore Graziano -. Non è qui dunque che devono protestare”