Personale mancante, quello che c’è oberato di lavoro, arretrati impossibili da smaltire o quasi e pagamenti che “arriveranno entro l’anno” anche se sono dovuti da tempo.

E’ caos in assessorato regionale istruzione e Formazione professionale. La scorsa settimana il presidente della regione ha trasferito d’imperio 30 dipendenti per rafforzare l’assessorato in difficoltà ma prima che il trasferimento abbia effetti pratici ci vorrà tempo, molto tempo.

Il nuovo personale in fase di ‘trasloco’ non conosce le procedure, non ha mai seguito il settore e non sa dove ‘mettere le mani’. un duplicato di quello che è avvenuto già all’insediamento del governo Crocetta quando la rotazione di personale ha, di fatto, paralizzato l’attività di tutti gli uffici assegnando personale che ha impiegato mesi per capire le procedure, prendere possesso della materia e delle norme che la regolano e così via.  Un vicenda ripetutasi dopo gli scandali con personale trasferito o sospeso e nuovo personale nella medesima condizione.

In questa situazione di marasma l’Assessore Bruno Marziano il via a  373 corsi che coinvolgeranno settemila allievi e consentiranno agli enti di assumere una parte del personale rimasto senza occupazione. Almeno questo quanto sostengono in assessorato.

Si tratta delle attività finanziate cioè per consentire ai giovani di rispettare l’ obbligo scolastico conseguendo una qualifica tecnica invece di seguire il tradizionale percorso di studi. Sono ventidue le figure formate: dall’esperto in acconciatura al tecnico del legno passando per qualifiche nei settori della ristorazione, meccanica, agricoltura, edilizia.

L’ elenco dei 373 corsi è stato pubblicato sul sito internet della Regione ed è firmato dal dirigente generale del dipartimento della Formazione, Gianni Silvia. si tratta, però, solo dei corsi Oif ovvero quelli dell’obbligo Formativo destinati a ragazzi che non hanno completato gli studi del’obbligo e con età non superiore ai 21 anni per il primo anno di corso (22 e 23 per i successivi due anni).

Ma da qui al reale avvio dei corsi di acqua sotto i ponti ne deve passare ancora tanta. La procedura prevede cinque giorni di tempo per presentare osservazioni, poi partiranno le valutazioni di merito. L’elenco che sarà redatto dovrà andare alla Corte dei Conti e, se non ci saranno incidenti di percorso, ricorsi, e così via, dovrà esser pubblicato in Gazzetta ufficiale. bene che vada ci vorranno due mesi il che significa arrivare a metà maggio ma basterà un qualsiasi inghippo per far slittare tutto.  da lì a ridosso dell’estate, al passaggio a settembre, poi, il passo è breve.

A disposizione ci sono, sulla carta, 45 milioni di euro, che, secondo l’assessorato, dovrebbero permettere, aggiungendosi all’avviso da 167 milioni  di euro per i corsi tradizionali che restano al palo, di impiegare 4 mila lavoratori del settore. dei corsi ordinari, invece, sembrano essersi dimenticati tutti. se per gli Oif c’è il rischio di slittamento a settembre, per quelli ordinari lo slittamento sembra quasi inevitabile ormai. E intanto i licenziamenti fioccano.

Tornando all’elenco Oif sono tantissime le sigle ammesse in questa fase. Per ogni progetto è previsto uno stanziamento tra gli 80 e i 95 mila euro circa.

mav

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