Lo spiazzale del TMB di Bellolampo è ancora pieno di rifiuti arretrati. Le operazioni di pulizia, avviate a luglio 2022, dovevano durare sei mesi. E invece il Comune di Palermo è costretto a correre nuovamente ai ripari. E’ del 26 gennaio 2023 infatti l’ordinanza con la quale il sindaco Roberto Lagalla proroga per tre mesi i conferimenti straordinari in IV vasca. Ciò anche alla luce delll’indisponibilità della VII vasca. Una struttura che Palazzo delle Aquile ipotizzava pronta, almeno nella sua prima tranche, per luglio 2022, ma che invece andrà incontro all’ennesimo slittamento per problemi nei lavori.

“VII vasca non disponibile prima di aprile”

Una situazione critica quella dell’impianto palermitano, dove rimangono da smaltire circa 50.000 tonnellate di riifuti arretrati. Ammasso di spazzatura a cui si aggiungono le 800 tonnellate al giorno provenienti dalla raccolta giornaliera di Palermo. Una lunga scia di rifiuti a cui Rap dovrà far fronte. Questo anche alla luce dell’esaurimento degli spazi extra della III vasca bis. Nonchè alle cattive notizie che arrivano sui tempi di consegna della VII vasca. “E’ stato comunicato dal Dipartimento Acqua e Rifiuti che la VII vasca, stante l’attuale avanzamento dei lavori, non potrà essere consegnata prima di aprile 2023“.

Conferimenti prorogati in IV vasca

In attesa che la VII vasca sia disponibile quindi, rimane a disposizione solo il residuo extra della IV vasca, ovvero 176.000 metri cubi di spazio dove depositare i rifiuti. Luogo in cui si dovranno conferire le restanti tonnellate di rifiuti residui sullo spiazzale del TMB. Nonchè l’apporto quotidiano di spazzatura proveniente da Palermo e Ustica, che l’Amministrazione calcola per un totale cumulativo trimestrale di 72.000 tonnellate. A conti fatti, la IV vasca dovrebbe essere in grado di sostenere le 122.000 tonnellate che arriveranno nei prossimi tre mesi, in attesa che la Regione possa consegnare la prima tranche dei lavori sulla VII vasca di Bellolampo.

Non ci sono alternative

Di opzione, al momento, il Comune non ne ha molte. Anche perchè, “allo stato attuale, non vi sono ulteriori azioni autonome gestionali che Rap possa intraprendere“, scrive il dirigente Ferdinando Ania nell’ordinanza sindacale. Una nota nella quale il dirigente sottolinea che “la Regione non ha indicato siti alternativi dove smaltire i rifiuti per  potere eliminare i rifiuti prodotti nella città di Palermo“. E proprio dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente è arrivata l’ennesima mazzata sul futuro dei conferimenti della VII vasca, con l’assessore Pagana che ha vincolato gli abbancamenti alla risoluzione delle criticità dell’impianto di Bellolampo.

I problemi del TMB e della raccolta differenziata

Fra queste vi sono sicuramente le criticità legate allo stato del TMB. Impianto che, riconosce il Comune, “necessita di interventi di revamping per ripristinare la piena efficienza nel trattamento dei rifiuti in ingresso (circa 800 tonnellate al giorno) viste le condizioni attuali che denotano deficienze strutturale specie se rapportate alle tipologie di rifiuti in ingresso”. La soluzione, al momento, è emergenziale. Ciò in attesa che avvenga la consegna della prima tranche della VII vasca e che il Comune di Palermo sia in grado di elevare le proprie percentuali di raccolta differenziata, al momento ferma intorno al 20%. Numeri a cui l’Amministrazione punta a far fronte attraverso il porta a porta, il cui ultimo sviluppo geografico di rilievo risale però al 2018, quando la stessa fu estesa al quartiere di Borgovecchio.

 

 

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