Nove commercianti denunciati. Tremila e cinquecento chili di pesce sequestrato. Eseguiti mille controlli e riscontrati 125 illeciti amministrativi con multe e sanzioni per 200 mila euro.

Sequestrate reti illegali per 16.500 metri. Sono i numeri dell’operazione della Capitaneria di Porto “Phoneiix 5”, coordinata dalla Direzione Marittima di Palermo. Vi hanno preso parte i nuclei ispettivi pesca della Guardia Costiera di Palermo, Trapani, Mazara del Vallo, Porto Empedocle e Gela e gli Uffici Marittimi da esse dipendenti.

I controlli sono stati messi in atto sull’intera filiera della pesca, con particolare riferimento alla pesca, trasporto, detenzione e commercializzazione di prodotti ittici sottomisura, tra cui la cosiddetta “neonata” ovvero il novellame di sarda allo stato giovanile.

Sotto il coordinamento del di Rosario Loreto, Capo Reparto Operativo della Direzione Marittima di Palermo, sono state ispezionate le imbarcazioni da pesca sia in mare che al loro rientro in porto, presso i punti di sbarco.

Sono stati inoltre condotti controlli nei mercati ittici, pescherie, ambulanti su strada, mercati rionali, grande distribuzione e mezzi di trasporto.

Ieri tra Mondello e Partanna sono stati sequestrati 100 chli di pesce, circa 500 esemplari di ricci vivi e rigettati in mare.

Il prodotto ittico sequestrato è stato devoluto in beneficienza dal personale della Guardia Costiera di Palermo all’Istituto Missione San Francesco ai Cappuccini, di via dei Cipressi a Palermo. Qui venerdì notte è stato dato alle fiamme il clochard Marcello Cimino.

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