Carenze di organico e turni garantiti con grossi sforzi, i dipendenti dell’ospedale Civico di Palermo dichiarano lo stato di agitazione e si dicono pronti allo sciopero. La decisione è stata presa ieri nin un’assemblea tra le sigle Fials, Nursing up, Nursind, Uil, Cisl, Cgil e le Rsu. I sindacati hanno approfondito i disagi causati dalla carenza di personale e alla mancanza di un reale piano aziendale di impiego delle risorse.
A Manifestare maggiori carenze di personale sono i lavoratori dell’autoparco, radiologia, pronto soccorso pediatrico, chirurgia pediatrica, laboratorio analisi, amministrazione, medicina interna e pediatrica e di altri reparti e servizi. In rappresentanza dei lavoratori erano c’erano Mario Di Salvo per la Fials, Vincenzo Augello per il Nursind, Giuseppe La Barbera per il Nursing Up, Giuseppe Pizzo per la Uil, Emanuele Bordonaro per la Cisl, Filippo Trupia per la Cgil e Aurelio Guerriero coordinatore delle Rsu. “Se non si investe in personale ed apparecchiature per i servizi – spiegano i sindacati – l’azienda morirà per asfissia. Operare solo tagli per il personale comporterà la paralisi di fatto ed impedirà ai conti di invertire la tendenza in atto”.
Tra le criticità anche la Risonanza magnetica sottratta alla pubblica disponibilità e i 9 pazienti inviati dalla Neuroradiologia al Policlinico di Messina durante questi ultimi mesi. Le sigle hanno ricordato come “dopo che la struttura è stata destinata ad essere un mega pronto soccorso, adesso si pretende produttività sulle prestazioni senza personale e senza investimenti, cercando di diminuire numericamente il personale di guardia ed esponendo i pazienti a rischio clinico ed attese lunghissime anche per gli esami strumentali, in evidente violazione alle linee guida ed ai decreti sull’emergenza urgenza. Il personale è ben oltre il burnout ed i consuntivi dei turni di servizio svolti e custoditi presso le direzioni sanitarie lo documentano e sono a disposizione degli organismi preposti al controllo”.
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