Famiglie e imprese sempre più con l’acqua alla gola a causa del caro bollette. Ora c’è chi invoca di bloccare le sospensioni per morosità ma anche interventi urgenti di Stato ed enti locali. A fare il punto sono il segretario regionale dell’associazione Codici Manfredi Zammataro e il responsabile dello sportello Energia Giovanni Riccobono.

Continua il disagio del caro bollette

Le famiglie e le imprese sempre più a rischio di povertà energetica a causa del rialzo dei prezzi dell’energia elettrica e del gas. “Codici a livello nazionale ha lanciato l’allarme a più riprese – dice Zammataro – e ha chiesto anche alla politica locale d’intervenire, specificatamente ai Comuni, per evitare che lo scotto dei rincari possa essere pagato dalle fasce deboli della popolazione come famiglie con bambini, persone con disabilità, anziani. Per queste ragioni Codici ha proposto ai sindaci l’adozione di provvedimenti per impedire il distacco delle utenze più a rischio a causa del caro bollette. L’emergenza energetica in atto è destinata a diventare un’emergenza sociale ed occorrono interventi urgenti”.

A luglio e agosto rincari record

Le bollette di Luglio e Agosto hanno fatto toccare rincari da record e con l’arrivo delle bollette di Settembre la situazione non sembra migliorare per imprese e famiglie sempre più in difficoltà. In un trimestre famiglie e imprese si ritrovano a dover pagare somme che prima riuscivano a coprire un intero anno, se non di più. “Tuttavia non sono solamente le famiglie e le imprese le vittime di questa forte crisi energetica, dall’altra parte della medaglia vi sono le società di vendita, anch’esse in forte difficoltà per l’enorme sforzo da dover sostenere a fronte delle morosità lasciate dai clienti finali a alle migliaia di richieste di rateizzazioni che stanno arrivando. Insomma un settore che rischia di collassare e mandare in fumo quello che si è cercato di costruire negli ultimi 15 anni di libero mercato”, aggiunge Riccobono che chiede interventi immediati su tutta la filiera energetica affinché si possa scongiurare il peggio.

Imprese verso la chiusura

Sono numerose le attività che hanno già annunciato la chiusura e tante altre quelle in procinto di farlo. “In Italia – fa sapere Codici – sono partite le prime proteste con dei veri e propri roghi di bollette dinanzi alle principali società del settore, tuttavia non basta. L’azzeramento degli oneri di sistema e il credito d’imposta, che ricordo sono le principali misure in campo, sono briciole rispetto all’esponenziale crescita dei prezzi. Occorre bloccare le sospensioni per morosità e al tempo stesso sostenere gli operatori del mercato, che non riescono più a far fronte all’esposizione finanziaria dettata dal periodo”.