Bisonte selvaggio resta in garage. Lo stop all’autotrasporto italiano, proclamato da lunedì prossimo, 14 marzo, da varie aziende è stato bocciato dalla Commissione di garanzia dello sciopero “per causa di forza maggiore”. Ma in Sicilia in partiolare la protesta continua a montare e c’è il rischio di scioperi spontanei

Sciopero illegittimo per mancato preavviso

Con una comunicazione il commissario delegato della Commissione Alessandro Bellavista ha bloccato, di fatto, la mobilitazione. L’informativa inviata a Trasportounito – FIAP e ai ministeri delle Infrastrutture e Interno ha rilevato il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni” e ha richiamato “l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione”.

Rischio blocchi parziali

Nonostante lo stop imposto dall’autorità di vigilanza resta il rischio di trasporti a singhiozzo e scioperi spontanei. il disagio della categoria è tale da non poter garantire il servizio di trasporto e dunque l’arrivo delle merci sugli scaffali così come dei carburanti ai distributori

La Regione a fianco degli autotrasportatori

“Continuiamo a condividere e sostenere le ragioni degli autotrasportatori siciliani che, più di tutti i loro colleghi del resto d’Italia, pagano un prezzo altissimo divenuto ormai insostenibile a causa dei continui rialzi del carburante”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “Sebbene la Commissione di garanzia – aggiunge il governatore – abbia rilevato ‘il mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni’ per lo sciopero indetto a partire da lunedì prossimo, richiamando ‘l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione’, non possiamo non invocare ancora una volta l’intervento del governo nazionale affinché adotti ogni azione necessaria a risolvere una crisi che avrà degli effetti inevitabili su tutte le filiere e sulla vita dei cittadini. I siciliani – sottolinea Musumeci – pagano a caro prezzo gli effetti dell’insularità, ma i continui rincari sono più di un salasso che rischia di compromettere l’intero sistema. Servono da Roma risposte urgenti e concrete”.

Speculazione sul caro carburanti, esposto in procura

Sull’escalation senza sosta dei listini dei carburanti dovranno intervenire la magistratura e l’Antitrust. Lo afferma  il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons. In Sicilia l’associazione che tutela i consumatori ha presentato infatti un esposto alle 9 Procure della Repubblica siciliane e all’Autorità garante della concorrenza e del mercato chiedendo di indagare sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese.

Prezzi verso i 2,30€ al litro

In questi giorni i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, – spiega l’associazione- con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3% .

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