“L’Enac presenterà una relazione all’Antitrust sul caro voli”. Lo annuncia Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale di Palermo “Falcone Borsellino”.

Proprio ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione della stagione estiva nello scalo aereo palermitano, Riggio aveva messo in evidenza la problematica del caro voli da Fiumicino e Milano verso la Sicilia, promettendo un intervento in parallelo con l’azione intrapresa dal presidente della Regione Renato Schifani per contenere i prezzi del voli, “scandalosamente alti, soprattutto quelli finali”, aggiunge l’ad di Gesap.

“Oggi ho avuto un colloquio telefonico con il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma – conclude Riggio -, e abbiamo concordato che l’ente presenterà una relazione all’Antitrust. Per ciò che riguarda i voli sull’aeroporto di Palermo, l’Enac raccoglierà informazioni e dati attraverso Gesap”.

Nuovo esposto all’Antitrust della Regione

Una grave disparità di trattamento fra i siciliani e i cittadini del resto d’Italia. Il caro voli paralizza la Sicilia. Rientrare nell’isola o lasciarla non è mai stato così difficile.

“Sul caro-voli, che anche in questi giorni prima di Pasqua sta interessando le tratte da e per la Sicilia, ho deciso di intervenire con una nuova segnalazione all’Antitrust e scrivendo anche ai ministri Giorgetti e Salvini, così come avevo preannunciato domenica” annuncia il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ieri ha nuovamente scritto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato a proposito del rincaro dei prezzi dei voli, in particolare da e per Roma e Milano.

Grave disparità

“Si tratta di una grave disparità di trattamento nei confronti della Sicilia – prosegue il governatore – a causa della condotta delle compagnie aeree che, in taluni casi, eccedono nella “discriminazione dei prezzi” durante determinati periodi dell’anno, rispetto ai costi sostenuti. In prossimità delle festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1 maggio appare evidente il ripetersi di quanto accaduto in occasione dello scorso Natale. È inaccettabile che compagnie come Ita, a totale controllo pubblico, e cosiddette “low cost” come Ryanair realizzino prezzi offensivi per il buonsenso, tanto più se aggiungiamo la scarsa trasparenza sulle tariffe perché ai prezzi, a seconda delle compagnie aeree, va sommato il costo dei bagagli a mano o da stiva, il costo della scelta dei posti e quello della priorità di imbarco. Tutti elementi che fanno lievitare il primo prezzo che viene indicato all’utente”.

Cosa c’è nel nuovo esposto

Nella nuova segnalazione il presidente della Regione ribadisce la “scarsa programmazione” e la “carente attenzione da parte delle compagnie aeree alle richieste del mercato da e per l’Isola tutto l’anno e, certamente, durante i picchi relativi alle festività”.

Cosa scrive Schifani ai Ministri Giorgetti e Salvini

Ai ministri delle Infrastrutture Mattero Salvini e dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il presidente Schifani sottolinea che “nella condizione di insularità della Sicilia il trasporto aereo riveste un ruolo strategico fondamentale per garantire la continuità territoriale e la mobilità dei suoi abitanti e, non secondariamente, ai fini dello sviluppo del turismo. Non è ammissibile che i cittadini siciliani continuino a essere penalizzati”.

Per queste ragioni, il presidente della Regione chiede ai ministri di intervenire con Ita e Ryanair “affinché adottino fin da subito politiche commerciali tendenti a una drastica riduzione del costo dei biglietti e a un incremento della frequenza dei voli”.

Federconsumatori, prezzi ancora alle stelle

In Sicilia tiene sempre più banco il caro voli, fenomeno che non ne vuole sapere di attenuarsi. Anzi, a pochi giorni da Pasqua e Pasquetta, l’ultima rilevazione Federconsumatori è preoccupante. i prezzi dei voli da e per la Sicilia non fanno altro che confermare quanto previsto già diverse settimane fa. Senza un intervento sull’offerta, da fare con abbondante anticipo, i prezzi vanno alle stelle e rimangono altissimi fino alla fine.

Le rilevazioni

Rispetto ai prezzi rilevati il 7 marzo, infatti, quelli delle simulazioni d’acquisto fatte il 31 marzo sono quasi sempre molto più alti, salvo rarissime eccezioni. Come i 57 euro in meno del costo minimo di un Ita Airways Linate Catania. Compensati, però, da +70 euro di costo massimo. In alcuni casi i prezzi salgono anche di 386-477 euro, rispettivamente differenza sul prezzo minimo e sul massimo di un Bologna Catania con Ryanair. In quest’ultimo caso il prezzo negli ultimi giorni è schizzato fino a 729,28 euro. Cifre da capogiro considerando che se il 7 aprile, invece di tornare a Catania per Pasqua scegliamo di partire da Catania per Dubai, spendiamo circa il 50% in meno. Esattamente 550 euro tra andata e ritorno con volo diretto, ritorno il 14 aprile. Appare evidente la sproporzione e dunque il caro voli continua a persistere specularmente per alcune tratte verso la Sicilia.

Non è cambiato nulla

“Non ci aspettavamo altro che questo – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa -. Lo avevamo previsto in tempi non sospetti. I pochi voli aggiunti da alcune compagnie man mano che quelli già schedulati si andavano saturando, infatti, non hanno sortito un grande effetto. Ma sapevamo anche questo: i voli in più vanno aggiunti mesi, e non giorni, prima delle feste comandate”. La prima riunione dell’Osservatorio permanente regionale sul trasporto aereo, quindi, non ha cambiato la situazione. Ancora una volta Federconsumatori lo aveva previsto quando ha sollecitato la convocazione del tavolo, arrivata troppo tardi.

I prossimi ponti festivi

“Ora, però – continua Federconsumatori nella sua analisi -, ci chiediamo cosa ha intenzione di fare l’Osservatorio, e il governo regionale tutto, in vista del 25 aprile, dell’1 maggio e del 2 giugno. Tre ponti lunghi da fare invidia a quello di Messina e che, tiriamo a indovinare, vedranno ripresentarsi le stesse identiche dinamiche dei prezzi dei voli. Dinamiche che, lo ripetiamo, sono anomale e, pertanto, sarebbe compito dell’Osservatorio e del governo regionale affrontare la questione ottenendo dalle compagnie aeree una maggiore offerta di voli, disponibili con grande anticipo”.

La segnalazione a ministero e authority l’ultima spiaggia

“Qualora le compagnie aeree non dovessero mostrare lo spirito collaborativo che i siciliani meritano – aggiunge l’associazione di categoria -, allora il governo regionale avrebbe ben motivo di interessare della questione il ministero dei Trasporti e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Cioè la stessa authority alla quale Federconsumatori Sicilia ha già fatto un esposto. Dopo quello sulle vacanze natalizie anche su quelle pasquali perché, lo ribadiamo, questa dinamica dei prezzi non è affatto trasparente”.

 

 

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