La Casa Museo di padre Pino Puglisi. Un simbolo di legalità all’interno della II Circoscrizione di Palermo. Luogo nel quale, circa sette mesi fa, il Consiglio Comunale ha tenuto una seduta straordinaria per commemorare il trentennale dalla sua uccisione. Un segno di vicinanza fra cittadinanza ed istituzioni che rischia di cadere nel vuoto. A lanciare l’allarme è il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico, il quale ha denunciato a suo giudizio un generale stato di degrado della zona. Marciapiedi rotti, buche, mancati diserbi. Sono tanti i problemi dell’area.

Perdita fognaria in piazza Anita Garibaldi

Casa Museo Padre Pino Puglisi

Uno in particolare è peggiore degli altri, ovvero una perdita fognaria nei pressi del centro della piazza, la quale fra l’altro ha provocato un cedimento della pavimentazione nei pressi dell’ingresso della casa museo. “Se ci guardiamo attorno c’è parecchio degrado – sottolinea Giuseppe Federico -. C’è un problema fognario che ricade al centro della piazza, vicino all’ingresso di Casa Museo. C’è un cedimento stradale evidente sottoposto all’Amministrazione Comunale più di otto mesi fa. Voglio essere più preciso. Durante la commemorazione del trentennale fatta qui dal Consiglio Comunale, c’era l’impegno da parte dell’Amministrazione Comunale per risolvere il problema. Ad oggi purtroppo non è così“.

“Ridare i locali dell’auditorium alla comunità”

Altro tema dell’intervento di Federico ha interessato il caso dell’auditorium intestato alla memoria del piccolo Giuseppe Di Matteo. “La questione dell’auditorum è un altro caso che il consiglio della II Circoscrizione si è preso a cuore dal nostro insediamento. Vederlo chiuso ci fa stare male. Quelli sono i luoghi in cui padre Pino Puglisi ha celebrato le ultime messe prima di essere ucciso. Ridare quei locali alla comunità significherebbe dare un grande segnale di legalità“.

I crateri nell’ex area di cantiere

Non va di certo meglio sul fronte della manutenzione stradale e dello stato dei marciapiedi della zona. Ne è un esempio quanto registrato in via Stefano Canzio, strada posta a poche decine di metri dalla Casa Museo dedicata alla memoria di padre Pino Puglisi e sulla quale, lo scorso anno, si sono definiti gli interventi relativi alle opere del collettore fognario. Lavori conclusi in ritardo rispetto alla tabella di marcia e sui quali si registra l’apertura di un foro a centro strada, pericoloso per auto e pedoni. La maestranze chiamate in causa hanno prima transennato l’area, la quale è stata poi riempita con quella che sembra all’apparenza della terra. Manca però l’apposizione dell’asfalto. Motivo per il quale parte della sede stradale rimane oggi interdetta al transito.

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