Il Caso Palamara ha scosso il mondo politico e giudiziario italiano. Le vicende legate al magistrato calabrese hanno fatto riaccendere il dibattito sul ruolo della magistratura italiana. Per capire meglio il fenomeno che sta generando un vero e propri terremoto nei piani alti del sistema Giustizia italiano vengono in aiuto due opere letterarie dello scrittore Mauro Mellin che ha pubblicato con Bonfirraro Editore due libri.

Il dibattito sulla magistratura e sul ruolo politico che alcune forze politiche gli attribuiscono continua da circa trent’anni a infiammare il mondo della politica e dell’informazione, con episodi che riaccendono periodicamente le polemiche. L’ultimo in ordine di tempo è proprio il caso del magistrato Luca Palamara che rischia di essere il colpo di grazia che potrebbe portare a una radicale riforma della magistratura.

Tra gli autori più attenti al fenomeno c’è Mauro Mellini, avvocato ed ex parlamentare, protagonista con il partito radicale di tante battaglie. Con Bonfirraro Editore ha pubblicato Il partito dei magistrati (2011) e C’era una volta Montecitorio (2018), due libri di estrema attualità, utili per approfondire una lunga storia di cui il caso Palamara è solo l’ultimo in ordine cronologico.

Ne Il partito dei magistrati Mellini, con puntualità e puntiglio, esamina la progressiva distorsione istituzionale della macchina della giustizia, il cui potere, negli anni si è andato allargando oltre l’alveo che le è proprio, con alterazione dell’equilibrio tra i vari poteri e le funzioni dello Stato. Una vera e propria “devianza”, che ha origini disparate e le cui responsabilità vanno attribuite a categorie e forze politiche diverse.

C’era una volta Montecitorio è invece il racconto del mondo politico visto dal di dentro, con gli occhi di un “parlamentare” anomalo negli anni in cui stava maturando il “golpe” mediatico-giudiziario che travolse la Prima Repubblica. La deformazione delle Istituzioni per il loro assoggettamento al sistema della “partitocrazia” e al contempo l’esaurirsi dei valori e delle ideologie che dei partiti erano stati la forza e la ragion d’essere.

Mauro Mellini è nato a Civitavecchia il 10 febbraio del 1927. Tra i fondatori del Partito Radicale, viene eletto in Parlamento nel 1976, nel 1993 viene nominato membro laico nel Consiglio superiore della Magistratura.

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