Ancora un cavallo crollato a terra per il caldo e la fatica davanti agli occhi di turisti e passanti, ancora una volta lo sfruttamento e il profitto la fanno da padrone e a pagarne il prezzo è un animale stremato. Fortunatamente, il cavallo è riuscito ad alzarsi dopo un po’ ma il fatto che sia collassato e che per diversi minuti non riuscisse a rimettersi in piedi la dice lunga su quanto fosse esausto e ormai al limite delle forze.
È accaduto alcuni giorni fa a Palermo, ma è soltanto l’ultimo in ordine cronologico dei tanti casi di questo tipo che si verificano ormai da anni in tante città italiane dove sono presenti le carrozze turistiche trainate da cavalli, che a volte non riescono nemmeno a rialzarsi e muoiono lì sull’asfalto rovente.
Le parole degli animalisti
“Sono anni che combattiamo contro questa usanza anacronistica che purtroppo accomuna tante città italiane da nord a sud perché i cavalli che vengono sfruttati in questo modo hanno davvero una vita difficile e troppo spesso sono vittime di incidenti, malori e addirittura la morte. Visto l’interesse che ha dimostrato in diverse occasioni per il benessere animale, ho scritto al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini affinché prenda posizione contro questi veicoli e li metta al bando. Considerando che questi malori e queste morti avvengono spesso sotto gli occhi dei turisti, ho scritto anche al Ministro del Turismo Daniela Santanché per chiederle se è questa l’immagine che vogliamo dare dell’Italia”, fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.
Veicoli elettrici per gli gnuri
L’assessora al Turismo del Comune di Palermo, in merito a quest’ultima vicenda, ha affermato che la città dovrebbe dotarsi di una flotta di veicoli elettrici condotti sempre dagli “gnuri” affinché non si perda la tradizione dei giri turistici nel centro storico, ma con un approccio più rispettoso.
“Sono lieta che finalmente ci sia un politico che dice quello che noi affermiamo da anni e mi auguro davvero che non rimangano parole vuote ma si concretizzino quanto prima, frenando lo sfruttamento dei cavalli. L’utilizzo di veicoli elettrici sarebbe finalmente un modo per mantenere il servizio per i turisti e per la cittadinanza, ma in un modo che dia anche un esempio di civiltà e di rispetto per gli animali e per l’ambiente”, conclude Rosati.
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