Domani, mercoledì 22 novembre, incrociano le braccia lavoratori e lavoratrici del Teatro Massimo di Palermo. Protestano per un contratto collettivo di lavoro vecchio oramai da 10 anni. Ad annunciare lo sciopero la Fials Cisal di Palermo in seguito alla direttiva unitaria nazionale di lotta sindacale
Nessun riscontro di dialogo
Su rivendica il rinnovo del Ccnl e per questo il sindacato ha deciso di indire lo stato di sciopero. La protesta in concomitanza della prima rappresentazione dei “Capuleti e Montecchi” di Vincenzo Bellini, in programma per l’appunto domani al Teatro Massimo di Palermo. I lavoratori e le lavoratrici hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale perché il contratto nazionale di categoria è fermo, nella parte economica, dal 2003. “Non ha avuto – spiega Antonio Barbagallo, segretario della Fials di Palermo – nessuna forma di adeguamento rispetto alla crescente inflazione, calcolata intorno al 37%. Adeguamenti che invece molte altre categorie hanno ottenuto in sede di rinnovo di contratto da parte del governo. Non abbiamo riscontrato passi in avanti rispetto a quanto chiesto. A fronte di reiterate proposte economiche irricevibili della controparte rispetto al Ccnl”.
Le altre proteste
Anche in altre città d’Italia i lavoratori e le lavoratrici del sindacato hanno scioperato in concomitanza con le prime rappresentazioni delle opere in calendario. E’ infatti accaduto al Maggio Musicale Fiorentino, al Carlo Felice di Genova, al Regio di Torino a Verona e in diversi altri teatri italiani.
Si parte con la stagione 2023-2024
“I Capuleti e i Montecchi” su libretto di Felice Romani inaugura il 22 novembre alle 20 la stagione 2023-2024 di opere e balletti del Teatro Massimo di Palermo che lo produce. A dirigerlo il direttore musicale Omer Meir Wellber che con l’orchestra, il coro, il corpo di ballo del teatro e la regia di Idan Cohen porta in scena con il capolavoro di Bellini il mito degli amanti veronesi.
I protagonisti
Nel nuovo allestimento prodotto dal Teatro Massimo ad interpretare i protagonisti sono il mezzosoprano russo Maria Kataeva al debutto nel ruolo di Romeo, e nel cast alternativo Anna Pennisi, giovane artista siciliana che invece ne ha già una buona esperienza internazionale. Debutta come Giulietta anche il soprano spagnolo Marina Monzó, di ritorno a Palermo dopo Don Pasquale, che si alterna nelle repliche con Francesca Pia Vitale, fresca vincitrice del concorso internazionale “Toti Dal Monte” proprio per il ruolo di Giulietta; il rivale Tebaldo è Ioan Hotea, anche lui di ritorno a Palermo dopo il successo in Don Pasquale, in alternanza con il tenore turco Mert Süngü che si è recentemente fatto apprezzare nel concerto inaugurale della stagione concertistica. Capellio è interpretato dal basso Marco Spotti; Lorenzo è Gabriele Sagona.
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