Proclamato lo sciopero della Sispi a Palermo. I lavoratori, che confermano lo stato di agitazione, si asterranno dal lavoro il primo dicembre. A comunicarlo sono le segreterie di Fiom Cgil Palermo e Fim Cisl Palermo unitamente alle Rsu di Sispi. Oggi, con la comunicazione al prefetto e alla Sispi, si sono aperte le procedure di raffreddamento.

La protesta dei sindacati

I sindacati denunciano che le questioni poste già 9 mesi fa al centro dello stato di agitazione sono rimaste irrisolte, dal turn over per l’inserimento dei giovani nella partecipata fiore all’occhiello del Comune di Palermo per l’innovazione, alla regolamentazione del lavoro agile, sistema utilizzato da oltre 3 mila dipendenti comunali durante l’emergenza Covid, all’ampliamento della pianta organica.

“Registriamo che le contrapposizioni evidenti in seno al Cda aziendale hanno determinato un nulla di fatto sul rinnovo generazionale del personale e sull’approvazione del regolamento per l’applicazione dello smart working”, dichiarano per la Fiom Cgil Palermo il segretario generale Francesco Foti, assieme alle Rsu Giovanni Cozzo e Antonino Calaccovio e per la Fim Cisl Palermo Trapani il segretario generale Antonio Nobile e l’Rsu Giuseppe Di Giorgio.

Mancato adeguamento della pianta organica

Per quanto riguarda il mancato adeguamento della pianta organica, i sindacati osservano che da mesi si assiste a uno “sterile dualismo” tra chi vorrebbe attenersi al piano fabbisogni 2021-2023, che prevede l’assunzione di una decina di lavoratori a fronte di 6 pensionamenti, e chi ipotizza soluzioni estemporanee “senza alcuna proiezione rivolta al futuro” come stage e contratti a termine.

“In questo modo, si mette a rischio la possibilità stessa di realizzare i nuovi progetti richiesti dall’amministrazione comunale, ignorando il fatto, più volte denunciato dai sindacati, che da tempo sono in atto in azienda criticità in diversi settori produttivi – proseguono Fiom e Fim – Sulla regolamentazione dello smart working, sebbene da tre mesi sia stato raggiunto un sostanziale accordo tra Rsu e direzione aziendale, constatiamo l’atteggiamento a dir poco ostruzionistico e irresponsabile di una parte del cda per l’approvazione definitiva del testo concordato”.

Spaccatura nel Cda

La spaccatura all’interno del Cda sta provocando anche un “grave ritardo” che incide su alcune scelte ritenute strategiche, coma la definizione dell’operazione di acquisto della sede. I sindacati hanno chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale. “Ma anche il coinvolgimento dell’assessore competente alle Innovazioni Paolo Petralia Camassa, finalizzato a risolvere lo stallo sulla vertenza in atto, non ha determinato risultati concreti, malgrado gli impegni assunti”, aggiungono Francesco Foti e Antonio Nobile assieme alle Rsu di Sispi.

Da qui la conferma dello stato di agitazione in atto e la proclamazione della giornata di sciopero.

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