Una lettera al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nella quale si chiede di farsi carico della situazione di centinaia di persone rimaste bloccate nelle aree di sosta di Villa san Giovanni non potendosi imbarcare per venire in Sicilia non avendone titolo per effetto delle ordinanze anti contagio.

L’ha scritta il Presidente della Regione Nello Musumeci che invita lo stato a reperire una struttura dove ospitare queste persone “Fra loro ci sono bambini, anziani, donne incinte. Non si possono lasciare a dormire in auto”.

La proposta è quella di una quarantena in Calabria. “Per i cittadini residenti in Sicilia delle spese si farà carico la Regione siciliana e poi potranno tornare a casa. Per gli altri se ne occupi lo Stato. Sappiamo che sono stati istituiti posti di blocco una trentina di chilometri prima di Villa san Giovanni. Pensiamo che dovrebbero essere fatti prima”

Il governatore chiude così l’incidente del terzo esodo da Nord verso sud dopo due giorni di scontri e polemiche in realtà ancora non sopite.

Musumeci ha poi confermato l’attivazione di posti letti destinati alla quarantena in Sicilia. Gli alloggi saranno a uso esclusivo dell’utente in isolamento indicato dall’Asp e per il quale ci sarà il divieto assoluto di ricevere visite.

Nella struttura, oltre al personale in servizio, potranno accedere soltanto ospiti designati dall’Azienda sanitaria, il personale medico e i fornitori autorizzati. Per tutti, naturalmente, verranno adottate le massime precauzioni.

Musumeci poi vira sulle questioni politiche e si rivolge ai sindaci, alle opposizioni e così via “Non è il momento delle polemiche. Evitiamo le sgomitate e la ricerca della visibilità. Ci sarà tempo per attaccare il governo dopo, per contarne gli errori e certamente ne potremo commettere, forse ne abbiamo commessi o ne stiamo commettendo. Ma non ora. Adesso stiamo uniti tutti per contrastare il virus. Mi sto assumendo un grave onere. ho una responsabilità come presidente, come padre e come nonno”.

Poi tocca all’assessore per la Salute Ruggero Razza annunciare quel che si sta facendo sul piano sanitario “Attualmente abbiamo già portato a 213 i posti di terapia intensiva utili per la terapia intensiva. Ce ne sono occupati 67. Ma andiamo avanti pensando all’eventuale incremento delle persone che necessitano di cure. Arriveremo, in base al piano, a 587 posti letto di terapia intensiva”

Articoli correlati