In pochi hanno superato la selezione riservata ai posti per laureati e adesso i centri per l’impiego della Sicilia rischiano di restare senza le previste nuove assunzioni. Numeri non ancora ufficiali che sono trapelati da un articolo del Giornale di Sicilia e confermati dall’assessore regionale alla Funzione pubblica Marzo Zambuto. Si parla all’incirca di 200 partecipanti che sono riusciti a superare la prova ma i posti messi a disposizione sono ben 537.

Cosa succederà

In realtà nemmeno il governo regionale ancora sa come fare per rimpiazzare coloro i quali non hanno superato la prova e quindi lasceranno vacanti i posti disponibili. L’assessore Zambuto al Giornale di Sicilia è stato abbastanza vago, ammettendo che c’è un problema e che ancora è da decidere come assegnare i posti vacanti. Ai test si è sottoposto nell’isola il 54,8 per cento dei candidati attesi, ovvero poco più della metà dei partecipanti, in tutto 25.508 dei circa 47 mila candidati che avevano fatto domanda di partecipazione.

La polemica: “Preselezione ha chiuso porte”

“La preselezione per titoli decisa dalla Regione – è la polemica innescata da Roberta Alaimo, parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle – ha chiuso le porte a tanti giovani qualificati. Alla luce dei risultati, sarebbe stato opportuno far sostenere la prova scritta a tutti i candidati e solo dopo calcolare i punteggi per le graduatorie. Oltre alla beffa per i tanti esclusi che avrebbero potuto partecipare e che invece sono stati esclusi a priori abbiamo il dovere di ricordare che stiamo parlando di una professionalità fondamentale per lo sviluppo dei centri per l’impiego, con fondi stanziati dal governo Conte nel 2019 per far funzionare a pieno regime il Reddito di cittadinanza e dunque per avviare le politiche attive del lavoro. Siamo nel 2022, sono passati tre anni, – conclude la parlamentare – e ancora si parla di concorsi, mentre qualcuno, al posto di criticare la politica che si è messa di traverso per non far funzionare le cose, si scaglia semplicisticamente contro il Reddito di cittadinanza”.

Zambuto: “Preselezione prevista da legge Brunetta”

“Attendiamo dati ufficiali prima di adottare misure adeguate nel rispetto della normativa in materia. Va precisato che la Regione ha applicato le disposizioni vigenti, ovvero la legge di riforma Brunetta che regola i concorsi e che per i profili di alta specializzazione prevede una preselezione a monte dei titoli”.

Lo dice l’assessore regionale alla Funzione Pubblica, Marco Zambuto, relativamente al reclutamento degli addetti ai Centri per l’impiego della Regione Siciliana. “Non abbiamo ancora – conclude l’esponente del governo Musumeci – i dati ufficiali perché è attualmente in corso il lavoro delle Commissioni giudicatrici. Da informazioni acquisite, per alcuni dei posti destinati ai laureati, sappiamo però che gli idonei sarebbero in numero inferiore rispetto a quelli messi a concorso”.

Foti: “Si usino le altre graduatorie per coprire i posti”

Interrogazione all’Ars del gruppo di Attiva Sicilia sul flop del concorso ai centri per l’impiego riservato alla categoria D (laureati). Sarebbe emerso, infatti, che gli idonei sarebbero soltanto circa 200, insufficienti a coprire i 537 posti messi a bando. La notizia riportata dalla stampa trova conferma anche all’assessorato regionale alla Funzione pubblica.

“Nell’interrogazione – spiega Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – chiediamo che per coprire i posti rimasti si possa utilizzare la graduatoria di idonei del concorso in categoria D per il ricambio generazionale dell’Amministrazione regionale, in particolare quelli con profili amministrativi affini. La giurisprudenza sul punto è chiara e prima di pensare all’indizione di un nuovo bando si dovrebbe attingere da ciò che esiste già, trattandosi di bandi della medesima categoria e, per di più, indetti dalla stessa Pubblica amministrazione”.

“Fra l’altro – prosegue Foti – il flop è stato per certi versi aiutato dalla particolare procedura del concorso a causa di una sorta di sbarramento per titoli per l’accesso alla prova scritta. Di solito, invece, i concorsi prevedono una prova scritta aperta a tutti coloro che hanno i requisiti e successivamente una graduatoria nella quale si valutano anche i titoli. Ciò ha precluso ai tanti iscritti al concorso la partecipazione allo scritto, diversamente da quanto avvenuto per il concorso per i Dipartimenti regionali”.

“Intere generazioni – conclude Foti – sono state tenute fuori dalla possibilità di accedere al pubblico impiego e adesso la macchina amministrativa, con un organico ridotto all’osso, ne piange le conseguenze, facendo venir meno il buon andamento che la Pubblica amministrazione deve ai cittadini. Per questo serve una decisione anche urgente che permetta di trovare una soluzione celere e meritocratica a questo flop”.

La stagione dei concorsi alla Regione

Dal 2 al 6 maggio nelle tre sedi di Palermo, Catania, Siracusa si sono svolte dieci sessioni di esame per la somministrazione dei 60 quiz a risposta multipla come previsto dal bando di concorso. Il Formez, ente che ha curato la procedura pubblica, per questa categoria ha messo in moto una macchina organizzativa per l’attesa di 46.568 candidati in tutto, di cui 25.018 a Palermo, 14.168 a Catania e poco oltre 7.382 a Siracusa. Di questi solo il 54,8 per cento dei candidati (25.508) si è presentato al banco di prova del test scritto digitale, di cui 14.723, ovvero il 58,8 per cento, nella sede di Palermo (provenienti dalle province di Palermo, Trapani e Agrigento), 7.253, il 51,2 per cento a Catania (dalla provincia etnea e da Messina) e, infine, 3.532, nonché il 47,8 per cento a Siracusa dalle province di Siracusa, Enna, Caltanissetta, Ragusa e delle altre regioni italiane o paesi esteri.

La prova da sostenere

La prova scritta è consistita nella somministrazione e risoluzione di un test di sessanta quesiti a risposta multipla sulle materie d’esame previste dai rispettivi bandi. Le info su convocazione, diario d’esame ed elenchi ammessi al concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 537 unità di personale, a tempo pieno e indeterminato, (categoria D), per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Sicilia sono state rese disponibili sul portale del Formez.

 

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