Le amministrative d’autunno come terreno di prova delle alleanze per la grande tornata elettorale del 2022 che vedrà alle urne prima Palermo in primavera, poi la Regione nell’autunno successivo, tornata che rischia di essere seguita da elezioni nazionali a breve o che comunque arriveranno non lontane anche se a scadenza naturale.

46 comuni alle urne

Sono 46 i comuni chiamati al voto fra il 10 e il 24 ottobre prossimi. Per lo più comuni in scadenza di mandato dove le elezioni non sono state indette per il rischio covid19 ma anche alcuni comuni sciolti per mafia che hanno dovuto aspettare quasi un altro anno rispetto ai normali tempi per tornare alle urne.

Alla ricerca delle alleanze

Non essendo ancora tutto chiaro negli schieramenti e negli alleanze ne a destra ne a sinistra ed esistendo anche realtà locali da prendere in considerazione tocca a Diventerà Bellissima, nel fine settimana appena trascorso, provare a ragionare con i propri amministratori locali per tentare di fare un passo avanti

Sindaci e amministratori locali

“Favorire le alleanze di centrodestra e aggregare le tante forze civiche che operano sul territorio, riportando alla politica tante persone perbene”. È questa la linea emersa dalla assemblea degli amministratori del movimento  tenutasi  all’Hotel Biancaneve di Nicolosi, sull’Etna. “La crescita costante del nostro movimento è sotto gli occhi di tutti: per questo ringrazio le decine di sindaci, gli assessori ed i consiglieri comunali, provenienti da tutta l’Isola, intervenuti nel dibattito di oggi” dice il coordinatore regionale Gino Ioppolo, sindaco di Caltagirone.

Andare oltre le vicende localissime

Ma la vicenda in se supera il tema localissimo e l’occasione serve a rilanciare il movimento nello scacchiere nel tentativo di farlo diventare forza aggregativa “Abbiamo il desiderio di diventare il punto di riferimento degli amministratori locali siciliani, che oggi cercano un raccordo costante con la Regione Siciliana e che vivono difficoltà crescenti anche alla luce della grave crisi che attraversa gli Enti in tutta Italia” die, dunque, il capogruppo all’Ars, Alessandro Aricó, presente all’iniziativa con i deputati Giorgio Assenza, Pino Galluzzo, Giusy Savarino e Giuseppe Zitelli e con l’assessore alla Salute Ruggero Razza.

Un anno difficile

E non poteva certo perdere l’occasione il Presidente della Regione “Nell’anno più difficile che ci siamo lasciati alle spalle- ha evidenziato Musumeci- il governo siciliano ha voluto investire sugli Enti locali con un intervento straordinario senza precedenti. Va detto che non basta, che la crisi finanziaria degli Enti più vicini ai cittadini merita un grande intervento nazionale, che noi abbiamo sollecitato al governo Draghi e che mi aspetto venga raccolto. Chiederò al ministro dell’Interno e al ministro dell’Economia di assumere impegni precisi. I quasi quattrocento comuni siciliani devono essere di nuovi protagonisti. Se la Regione fa la sua parte deve farla anche lo Stato”.

Musumeci ha poi voluto usare l’occasione per ringraziare “tutti i consiglieri, gli assessori ed i sindaci che stanno lavorando con passione. Siete il riferimento del nostro radicamento territoriale, a voi guardiamo con fiducia per il presente e per il futuro. Se alcuni sondaggi dicono che il nostro è un movimento in crescita il merito è soprattutto di chi lavora sul territorio. A settembre- ha concluso Musumeci- terremo un grande congresso e sono convinto che assieme a voi ci saranno tanti altri amministratori che vorranno condividere il nostro progetto di ricostruzione della buona politica”. Un passaggio importante in vista proprio delle tante scelte da fare.

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