I carabinieri del reparto territoriale di Termini Imerese hanno arrestato due uomini, un 33enne termitano e un 43enne palermitano, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Oltre tre chili e mezzo di droga

Il 33enne nel corso di una perquisizione personale, domiciliare e veicolare è stato trovato in possesso di 3 chili e 400 grammi di hashish, 26 grammi di cocaina e 200 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento e la somma di 3550 euro. .
Il 43enne nell’ambito della medesima attività è stato trovato in possesso di 200 grammi di hashish e 4 di cocaina nonché materiale per il confezionamento.

L’indagine e i minorenni coinvolti

L’indagine ha inoltre permesso di denunciare alla Procura di Termini Imerese e alla Procura per i Minorenni di Palermo, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, un 24 enne trovato in possesso di 14,5 grammi di hashish, materiale per il confezionamento e la somma di 630 euro, un 34enne, un 23 enne e un 17enne.

Arresti convalidati

La droga è stata sequestrata e inviata al laboratorio di analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale di Palermo per gli accertamenti di rito.

I due arresti sono stati convalidati dal gip che ha disposto la custodia cautelare in carcere per il termitano l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il palermitano.

L’ultima operazione antidroga a Palermo

Risale allo scorso 2 maggio l’ultima notizia riguardante una operazione antidroga a Palermo prima di oggi. In quella occasione i carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno trovato nel sottotetto di un palazzo in via Cipressi alla Zisa 6 chili e mezzo di cocaina e 6 chi di hashish, nascosti in alcuni sacchetti.

La scoperta

I militari hanno arrestato un impiegato incensurato di 64 anni. In casa dell’uomo è stata trovata la chiave che apre lo spazio condominiale dove è stata trovata la droga. Nel corso dell’udienza di convalida, l’impiegato, difeso dall’avvocato Valentina Aronica, ha dichiarato che tutti i condomini hanno la chiave e che lui con il ritrovamento della droga non c’entra nulla.

In quella zona del condominio ci sono le cisterne dell’acqua e le antenne della televisione. Il gip Giuliano Castiglia lo ha rimesso in libertà per carenza di gravi indizi di colpevelozza. Sono in corso le indagini per cercare di risalire a chi ha nascosto la droga.