Novità sul fronte cremazioni per il Comune di Palermo. E’ stato infatto inaugurato il nuovo impianto di Misterbianco (CT), struttura che ha già collaborato in passato con il capoluogo siciliano.

Un forno che è stato realizzato attraverso fondi reperiti in project financing. Soldi forniti dalle Saie SpA, rappresentata dal presidente Mario Ballerini. Hanno partecipato inoltre alla cerimonia, il commissario straordinario del Comune di Misterbianco, Salvatore Caccamo, e l’assessore ai Servizi Cimiteriali del Comune di Palermo Antonino Sala.

Il forno crematorio di Misterbianco

Un importante aiuto per il capoluogo siciliano. Ciò considerando che il progetto del nuovo forno crematorio e la manutenzione di quello vecchio sono ancora al palo. L’impianto, costruito su due livelli, potrà effettuare un massimo di dieci cremazioni al giorno. La struttura sarà punto di riferimento per l’intera Regione Siciliana, diventando così uno strumento di tutela per lenire gli effetti delle emergenze cimiteriali.

In virtù di un accordo già sottoscritto in precedenza, la ditta di Misterbianco ha garantito 60 cremazioni gratuite al Comune di Palermo. La misura rientra fra quelle inserite nel cronoprogramma del sindaco Leoluca Orlando, per limitare il numero di bare in attesa di sepoltura al cimitero dei Rotoli.

Salta l’accordo con l’Esercito: “Orlando responsabile”

Intanto, non si placano le polemiche in merito al mancato accordo con l’Esercito Italiano. Fra i più critici il capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici, che punta il dito contro l’Amministrazione Orlando. “Il tanto annunciato intervento dell’Esercito per aiutare il Comune di Palermo ad affrontare l’emergenza cimiteriale si è risolto con un nulla di fatto. L’amministrazione non ha infatti i soldi per pagare l’intervento. Dopo settimane di promesse, ci troviamo punto e a capo. L’ennesimo flop del sindaco Orlando che continua a prendere in giro i palermitani. E si conferma il principale responsabile di questa scellerata situazione.

Eppure, a lanciare l’idea del coinvolgimento delle forze armate fu proprio il gruppo renziano. Solo che, spiega Dario Chinnici, l’idea era differente rispetto a quella proposta dal primo cittadino. “La mozione presentata da Italia Viva e approvata all’unanimità dal consiglio comunale prevedeva il coinvolgimento dell’Esercito. Ciò nel quadro di un intervento statale che coinvolgesse sia il ministero della Difesa che quello della Salute, oltre ovviamente alla Protezione civile. Orlando, anziché chiedere aiuto a Roma, ha preferito avviare una personalissima interlocuzione con le forze armate. Manovra appoggiata dai partiti della sua coalizione e il risultato è ora sotto gli occhi di tutti. Non ci sono i soldi e quindi addio a ogni forma di collaborazione, mentre centinaia di famiglie attendono ancora di dare una sepoltura ai propri cari”.