La Polizia di Stato ha sequestrato beni per 150 mila euro a Tommaso Catalano, 57 anni e al figlio Pietro Catalano, 36 anni. Il provvedimento è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, su proposta del questore di Palermo.

E’ un ulteriore sequestro visto che lo scorso anno era stato emesso un altro sequestro bei per 600 mila euro sempre nei confronti di Tommaso Catalano, già in passato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per anni due, che si conclusa nel 2009, ed è stato indagato detenzione di armi e stupefacenti.

I sigilli sono scattati a due immobili uno a Palermo in via dei Carrettieri, l’altro nel comune di Campofelice di Roccella e a due veicoli. Secondo q

Come emerso nell’ambito di recenti indagini ed operazioni di P.G. è soggetto organico ad una consorteria criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, hashish e cocaina, in particolare tra la Campania e la Sicilia, per la quale ha gestito la rete di vendita, il procacciamento della clientela, l’importazione della sostanza stupefacente dalla Campania ed il mantenimento dei contatti con i fornitori.

Lo stesso, inoltre, come emerso nel corso delle indagini, è risultato responsabile, in concorso con altri soggetti, tra cui il figlio Pietro, di plurimi episodi di detenzione, trasporto e cessione di sostanza stupefacente, reati, questi ultimi, aggravati dall’aver agito avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416 bis c.p. e comunque al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa “cosa nostra”, in particolare del mandamento di Porta Nuova.

Le indagini patrimoniali condotte dai poliziotti dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine hanno dimostrato come padre e figlio non disponessero di entrate lecite, dichiarate al fisco, per l’acquisto dei beni oggi raggiunti dal provvedimento del Tribunale di Palermo.

Inoltre, con la medesima proposta il Questore ha richiesto nei confronti di Pietro Catalano anche l’applicazione della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno nel comune di residenza.

Quest’ultimo il 22 febbraio 2017, è stato colpito da un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, in esito alle indagini condotte dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Palermo nell’ambito dell’operazione denominata “Back Again”, a carico di 16 soggetti responsabili a vario titolo dei reati di detenzione e spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana.