Ricorre oggi il 36esimo anniversario dell’omicidio del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di polizia Domenico Russo.
Sul luogo dell’attentato, in via Carini, a Palermo, sono state deposte delle corone di alloro. Presenti tra gli altri il
comandante generale dei carabinieri Giovanni Nistri, il prefetto Antonella De Miro, il procuratore generale Roberto Scarpinato, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore regionale Roberto Lagalla. Alla cerimonia ha partecipato anche il figlio del generale, Nando Dalla Chiesa.
Questo il programma della commemorazione con appuntamenti per tutto il giorno:
ore 08:30 deposizione di una corona al busto dedicato al Gen. C.A. dalla Chiesa, presso il Comando Legione Sicilia
ore 09:30 deposizione delle corone sul luogo dell’eccidio, in via Isidoro Carini
ore 10:00 celebrazione eucaristica presso la Chiesa di San Giacomo dei Militari, all’interno del Comando Legione Carabinieri Sicilia, officiata dall’Arcivescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice
A seguire:
– proiezione breve filmato sul Gen. C.A. Carlo Alberto dalla Chiesa;
– commemorazione con intervento del Prefetto di Palermo, del Comandante Generale dell’Arma Gen. C.A. Giovanni NISTRI e del Sottosegretario agli interni.
ore 11:30 in via Vittorio Emanuele, deposizione floreale presso la stele dedicata al Gen. C.A. Carlo Alberto dalla Chiesa da parte dei bambini dei quartieri Cassaro, Ballarò, Danisinni, Capo e Albergheria nell’ambito della terza edizione della “festa dell’onestà” promossa dall’associazione “Cassaro Alto”.
ore 16:50, in Corleone (Pa), presso il complesso monumentale Sant’Agostino, si terrà :
– intitolazione della sala convegni al Gen. C.A. Carlo Alberto dalla Chiesa;
– terzo convegno di approfondimento “Carlo Alberto dalla Chiesa: la lotta dell’arma alla mafia. La prima esperienza in Sicilia.”
– una mostra fotografica riferita in particolare agli anni in cui il Gen. C.A. dalla Chiesa ha prestato servizio a Corleone.
ore 21:00 in Palermo, via Vittorio Emanuele, momento di preghiera e di silenzio presso la stele dedicata al Gen. C.A. Carlo Alberto dalla Chiesa.
“Nella ricorrenza del trentaseiesimo anniversario del vile agguato di via Isidoro Carini, rendo commosso omaggio alla memoria del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della signora Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo”. Lo afferma Sergio Mattarella in una nota.
“Nella lotta alle organizzazioni terroristiche e mafiose, condotta con inflessibile vigore e nella consapevolezza del
rischio estremo cui essa lo esponeva, il generale Dalla Chiesa ha dato esempio eccezionale di fedeltà ai valori della
democrazia, di difesa della legalità e dello stato di diritto, sino al prezzo della vita. Il suo impegno generoso e
intelligente ha fatto sì che strumenti e metodi innovativi- prosegue il Capo dello Stato – rendessero più incisiva l’azione della Repubblica contro le più pericolose forme di criminalità.
Vivo è il ricordo della carica di umanità e del rigore morale che hanno accompagnato l’azione di Carlo Alberto Dalla Chiesa nei diversi territori ed incarichi nei quali ha servito il Paese, anteponendo il bene comune ad ogni altro interesse.
Dal sacrificio suo e delle altre vittime della barbara violenza mafiosa, che susciteranno sempre dolore e indignazione profondi, le istituzioni e la società traggono tutt’oggi energia e determinazione per riaffermare i valori della convivenza democratica, nell’assoluto ed irrinunciabile rifiuto della cultura della violenza, della prevaricazione e della sopraffazione, tipiche di ogni azione criminale.
Nell’impegno di quanti agiscono quotidianamente a difesa della libertà, della giustizia e della civile convivenza, vive la memoria della loro testimonianza.
Con questo spirito, rinnovo alle famiglie Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo la solidale vicinanza mia e dell’intera comunità nazionale”, conclude.
“Il generale Dalla Chiesa e’ ancora oggi, a distanza di 36 anni dal feroce attentato nel quale perse la vita assieme alla giovane moglie e a un agente della scorta, uno dei simboli dell’Italia migliore. La sua determinazione, le
sue straordinarie capacità investigative, la sua rigorosa onesta’, rappresentano un esempio da seguire per quanti con
coraggio proseguono la lotta contro l’arroganza, la prepotenza e la violenza mafiosa. Il bisogno di legalità e la speranza degli italiani onesti crescono e si fortificano anche tenendo vivo il ricordo di uomini come il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che, dalla lotta partigiana a quella contro terrorismo e mafia, fu sempre con generosità e competenza al servizio del suo Paese”. Lo afferma il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in una dichiarazione.
“Oggi sarò a Palermo per rendere omaggio alla memoria del generale Dalla Chiesa, simbolo della lotta delle istituzioni contro la mafia: tra i primi a comprendere pienamente la necessità di combatterla in modo globale, affiancando all’azione investigativa e repressiva una capillare operazione culturale, che lo portò nelle scuole e nei luoghi di lavoro a parlare di legalità e di onestà, di senso dello Stato e di lealtà verso le istituzioni”.
A dichiararlo è il sottosegretario all’Interno Luigi Gaetti, che oggi sarà a Palermo alla commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
“Il tempo – continua Gaetti – non potrà mai cancellare il ricordo del turbamento unanime suscitato da quell’omicidio:
tutti noi italiani abbiamo il dovere di custodire, tramandare e mettere in pratica quotidianamente l’insegnamento del generale Dalla Chiesa, ciascuno nei propri ambiti di competenza e di responsabilità. Ciò non risponde soltanto ad un imperativo morale, ma anche, e soprattutto, all’esigenza di consolidare, nel codice genetico della nostra collettività, quei tratti di integrità e di affidabilità necessari ad un Paese civile. Quella del prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa è una storia di coraggio, di lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.
Il prefetto fu tra i primi a comprendere l’espansione della mafia al centro nord come attesta, tra l’altro, la sua ultima intervista al giornalista di Repubblica Giorgio Bocca”.
“Nel ‘solco’ dell’impegno di Dalla Chiesa – conclude il sottosegretario – un pensiero va anche ai testimoni di
Giustizia, quelle persone che per coraggio e senso della giustizia hanno scelto di rompere l’omertà, fare nomi,
raccontare fatti e svelare delitti rimasti impuniti per anni, consentendo a tanti processi insoluti di trovare un colpevole. Spetta allora allo Stato, quello stesso Stato che ha avuto un aiuto prezioso nelle indagini, non voltare loro le spalle garantendo la necessaria protezione e assistenza”.
Cisl Sicilia, anche via Twitter, ricorda Carlo Alberto Dalla Chiesa: Ecco il tweet: 3 set 1982-3 set 2018: 36 anni fa la strage di #viaCarini. Per mano mafiosa, morirono il generale Carlo Alberto #DallaChiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro, l’agente Domenico Russo #100giorniapalermo #maisolicontrolamafia #legalitaugualesviluppo #cislpernondimenticare
“Ha combattuto la mafia con competenza, coraggio e dedizione e ci ha lasciato un grande insegnamento: la lotta alla criminalità organizzata non deve essere considerata come una questione solo siciliana”.
Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
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