La ripartenza del centro di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma) degli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo e la riattivazione dei posti letto dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia per l’assistenza ai pazienti non Covid, avvenuta il 17 maggio scorso, dopo i lunghi sacrifici imposti dalla pandemia, è sancita ulteriormente dalla visita odierna al nosocomio palermitano da parte di una delegazione della VI Commissione “Salute, servizi sociali e sanitari” dell’Assemblea regionale Siciliana.

“Trovate soluzioni idonee”

“Aver riattivato 20 posti letto di Ostetricia e Ginecologia per l’assistenza di pazienti non Covid e aver riorganizzato i posti letto di Ostetricia e Ginecologia destinati ai pazienti Covid spostandoli presso il reparto Indistinto ad indirizzo chirurgico – commenta Walter Messina, direttore generale degli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello – mettendo, altresì, il Pronto Soccorso ostetrico nella condizione di tornare pienamente operativo, è stato un obiettivo che ha richiesto notevole impegno, ma ha segnato un tassello importante del percorso di riconversione di alcune attività verso l’assistenza non Covid, contratte nei mesi scorsi in grossa parte, per far fronte all’emergenza pandemica. Oggi, sebbene il Cervello rimanga ancora ospedale Covid, siamo felici di aver trovato soluzioni idonee per offrire all’utenza un’adeguata risposta di salute, su una disciplina che da sempre ci caratterizza quale punto di riferimento sul territorio anche per l’alta qualità dei nostri professionisti, che ringrazio”.

“Necessario sforzo per aiutare coppie”

“Sono contenta – afferma l’on. Margherita La Rocca Ruvolo presidente della VI commissione ARS “Salute, servizi sociali e sanitari” – di aver visto un reparto che è ripartito con annessa PMA. Al contempo, più in generale, rilevo che è necessario uno sforzo della politica per rinvenire risorse economiche che supportino le coppie che vogliono abbracciare questo percorso, ad ora lasciato sulle loro disponibilità finanziarie. 2800 euro a coppia: sarebbe ragionevole che una parte fosse coperta dalla Regione e una parte dalle coppie, poiché questo è un servizio di sanità pubblica importante e la politica ha il compito di trovare soluzioni per sostenerlo. Inoltre, concludo con un pensiero di sostegno agli operatori sanitari per la professionalità con cui hanno operato in questo difficile periodo, i quali hanno tanta voglia di tornare a svolgere anche le attività sanitarie no Covid in risposta alle esigenze di salute dell’utenza che, naturalmente, non va dimenticato non sono solo quelle Covid correlate”.

Erano presenti per la commissione Ars oltre l’on. La Rocca Ruvolo, gli onorevoli Cracolici, Caronia e Pasqua. Per l’azienda Villa Sofia Cervello erano presenti oltre il direttore generale, il direttore sanitario Aroldo Rizzo e la dottoressa Ilaria Dilena direttore medico dei presidi.