Pronto il maxi ricorso contro lo stop al concorso dell’Arpa Sicilia. La Fials tramite l’avvocato Francesco Russo Bavisotto ha inoltrato l’atto stragiudiziale all’Arpa chiedendo di revocare il provvedimento che ha di fatto annullato il concorso per 57 posti che aveva visto una massiccia partecipazione di circa 14mila partecipanti, facendo svanire i sogni di chi sperava in una occupazione da due anni.

“L’azienda – si legge in una nota del sindacato – per giustificare il provvedimento di annullamento, ha sostenuto che dalla preselezione bisognava esonerare i dipendenti interni ritenendoli già ammessi al concorso”.

Per la Fials il provvedimento è illegittimo

Secondo la Fials però il provvedimento appare illegittimo per vari motivi. Intanto, sarebbe bastato ammettere, alla fase successiva alla preselezione, il personale interno, “evitando di dimostrare l’incapacità della pubblica amministrazione a gestire un concorso in maniera trasparente e aprendo la stura alle congetture di brogli mascherati”, anche perché il provvedimento di annullamento è arrivato dopo circa un anno. La Fials nella diffida ricorda inoltre che “in maniera inopportuna ed erronea, il direttore generale dell’Arpa ha dichiarato che ha rifiutato la ricezione degli esiti già validati dalla ditta appaltatrice della preselezione, all’atto della consegna presso i locali dell’Agenzia”.

Le richieste del sindacato

La sigla sindacale chiede quindi al direttore generale di “revocare in autotutela il decreto del 15 dicembre scorso provvedendo all’immediata approvazione degli ammessi che hanno superato la preselezione”. Anche perché il costo dell’operazione affidata ad una società è stato di circa 200 mila euro ed in caso contrario “si esporrebbe l’amministrazione a un grave danno di immagine oltre che economico, per il pericolo di  ricorsi di azioni risarcitorie per gli interessi e diritti lesi per chi ha fatto affidamento alla procedura, e chiederà rimborsi per le spese sostenute dai candidati, per la partecipazione alle prove preselettive e alla preparazione del concorso su base nazionale, per il quale furono anche commercializzati costosi testi istruttivi”.

In caso di mancata revoca dell’annullamento, la Fials sta promuovendo in questi giorni su Telegram la sottoscrizione dei moduli per aderire contribuendo alle spese per il ricorso al Tar unitamente al contributo Fials.

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