Spendere le risorse del PNRR, farlo entro il 2026, puntando su opere nevralgiche per il Sud. Una visione su cui Alessandro Albanese e Sergio Fontana, presidenti rispettivamente di Confindustria Sicilia e Confindustria Puglia, hanno evidenziato una convergenza, palesata nell’incontro tenutosi questo pomeriggio alla Camera di Commercio di Palermo sul tema delle infrastrutture. Un dibattito al quale era presente il ministro Raffaele Fitto e nel quale si sono affrontate le priorità nella gestione dei fondi PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) ed FSC (Fondo Sviluppo e Coesione).
Albanese: “Servono riforme propedeutiche ad investimenti”
Intervenuto ai microfoni dei giornalisti, il presidente di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese ha tracciato la linea sul tema delle infrastrutture. “Le priorità sono pregiudiziali rispetto alle opere da realizzare: le grandi riforme che si sarebbero dovute fare”. Fra queste, l’esponente di Sicindustria sottolinea quella della giustizia amministrativa e sulla PA. “Se non creiamo le condizioni, non possiamo fare le infrastrutture. La prima cosa sarebbe quella di investire su una nuova dirigenza amministrativa – ha proseguito -, creando delle professionalità in grado di seguire il processo che riguarda le opere: seguire i lavori, realizzarli e manutenerli. Bisogna pensare alle nostre risorse: i giovani e il mare. Le nostre infrastrutture, prima di tutto, sono quelle culturali. Dobbiamo saperci affidare al mondo delle imprese, alla dinamicità che abbiamo avuto”.
“Ponte sullo Stretto attrattore per alta velocità”
Infrastrutture vuol dire viabilità. Un tema tornato d’attualità nelle ultime ore, in seguito al commissariamento dei lavori sull’autostrada Palermo-Catania. Scelta che, secondo Albanese, era necessaria. “Il commissariamento è una cosa triste a pensarla, ma utile per tanti motivi. Pensiamo al caso del ponte Morandi a Genova. Abbiamo a che fare con una pubblica amministrazione lenta e molto spesso incapace. Da questo punto di vista abbiamo dato atto al Governo Schifani di avere dato una sferzata in tal senso e un’attenzione particolare sulla burocrazia regionale. Ma bisogna fare dei passi avanti”. Un tema, quello della viabilità, su cui il presidente di Confindustria Sicilia identifica alcune opere strategiche. “La prima opera da realizzare è quella del ponte sullo Stretto, che deve essere un attrattore per l’alta velocità e per il completamento della linea su gomma. Non crediamo ad una singola opera, ma bensì in un insieme di opere che possano far crescere e sulla grande scommessa di rendere le imprese protagoniste dello sviluppo”.
Fontana: “Spendere risorse PNRR entro il 2026 e farlo bene”
Ospite dell’evento il presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana. L’esponente degli industriali ha tracciato la linea sulla sua visione del futuro del Mezzogiorno. “Il Sud non ha bisogno di mance ed assistenzialismo, ma di lavoro e di puntare sulle politiche attive. Abbiamo un’opportunità enorme garantita dai fondi del PNRR e dei fondi FSC. Dobbiamo fare tre cose: a spendere le risorse a disposizione, a farlo entro il 2026 e farlo bene, creando le infrastrutture che ci permetterà di competere alla pari con le industrie del Nord e dell’Europa“.
Priorità che va inevitabilmente alla gestione dei fondi europei. “Il ministro Fitto ha centralizzato tutta una serie di attività che venivano dislocate sul territorio. Fra questi, la gestione dei fondi FSC e la programmazione del PNRR. Per come si stava andando avanti, non saremmo riusciti ad investire queste risorse. Problemi che accumunano Sicilia e Puglia. Lo Stato, accentrando le risorse, può definire le priorità, mettendo a disposizione mezzi e persone per realizzare le opere ed investire le risorse che abbiamo”.
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