Basta microinterventi, bisogna concentrare le risorse su opere sostenibili“. Così ha dichiarato il ministro per il Sud Raffaele Fitto, intervenuto a margine della convention di Confindustria Sicilia dedicata al tema delle infrastrutture. Un incontro avvenuto questo pomeriggio presso la Sala Terrasi della Camera di Commercio di Palermo. Dibattito nel quale si sono affrontati temi quelli la gestione delle risorse del PNRR e dei fondi europei FSC, i futuri investimenti sulla viabilità e il ponte sullo Stretto di Messina.

Fitto: “Basta polverizzare interventi, concentrare risorse”

Un tema sul quale Raffaele Fitto auspica un cambio di tendenza rispetto al passato. “Bisogna affrontare il tema  delle infrastrutture gestendo le risorse disponibili in modo più efficace. Siamo reduci da una situazione nella quale le risorse sono state oggetto di una polverizzazione in migliaia di interventi. L’obiettivo del Governo è di individuare dei progetti che siano in grado di poter realizzare le opere, concentrando le risorse“.

“Monitoraggio fondi FSC, revisione PNRR”

Ottica, quella dell’esponente del Governo guidato da Giorgia Meloni, che guarda inevitabilmente alla gestione dei fondi comunitari.”Il lavoro che stiamo completando in questo periodo è di monitoraggio delle risorse dei fondi FSC (Fondo Sviluppo e Coesione), ma al tempo stesso di revisione del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza). L’allineamento dei diversi programmi punta ad avere un quadro chiaro di interventi soprattutto sul fronte infrastrutturale”.

Sul ponte sullo Stretto

Ragionamento dal quale il ministro esula il ponte sullo Stretto. Un’opera strategica e che, per le sue caratteristiche, ha bisogno di riflessioni più approfondite. “Il ponte sullo Stretto merita un ragionamento a parte. Per dimensione e fase di avvio ha un percorso differente rispetto ad altre opere. Per questo motivo, stiamo ragionando con il ministro Salvini e con i presidenti di Regione in tal senso”.

Nodo burocrazia

Il piano nazionale di ripresa e resilienza impone però tempi celeri. Secondo quanto previsto dalle norme comunitarie infatti, bisognerà portare a termine le opere entro il 30 giugno del 2026. Un margine ineluttabile che rafforza la necessità di una burocrazia più snella e veloce. Tema sul quale il ministro Raffaele Fitto ha fatto il punto sul lavoro del Governo nazionale.

“Abbiamo approvato un decreto legge che prevede in modo specifico una fase di accelerazione e semplificazione normativa nell’attuazione degli interventi molto importante. E, al tempo stesso, abbiamo messo in campo una nuova governance delle scelte sul fronte del PNRR. E’ altrettanto importante individuare, con chiarezza, le opere che saranno realizzabili o non realizzabili entro il 30 giugno 2026. Al netto delle polemiche, che non capisco, ci vuole responsabilità, serietà e la capacità di dire la verità”.

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