L’Estate nell’Atrio del Conservatorio di Palermo si apre con il Bellini Jazz Festival, vera e propria kermesse dedicata agli appassionati del genere, che coinvolge ben 100 studenti e 8 docenti delle classi di Jazz. Sarà una settimana intensa – dal primo all’8 luglio, sempre con inizio alle ore 21.30 – che prevede l’esibizione di formazioni miste di docenti e studenti e di soli studenti e, inoltre, presentazioni discografiche e lauree pubbliche di allievi partecipanti alla manifestazione.

Il Festival inizia domenica, primo luglio, con il Mauro Schiavone Ufo Quartet (Mauro Schiavone, pianoforte, Francesco Guaiana, chitarra elettrica, Giovanni Villafranca, contrabbasso, Paolo Vicari, batteria), che eseguirà un repertorio tratto dal recente “Ufo”, incisione discografica dello stesso Schiavone.

Il 2 luglio, il Paolo Sorge Trio (Paolo Sorge, chitarra elettrica, Stefano India, basso elettrico, Giuseppe Urso, batteria) si esibirà su composizioni originali di Sorge. Seguiranno il Claudio Giambruno JUIU Quartet (C. Giambruno, sax tenore, Giovanni Conte, pianoforte, Giovanni Villafranca, contrabbasso, Paolo Vicari, Batteria) e la presentazione dell’ultimo CD di Giambruno che s’intitola appunto “Juiu”. Sempre il 2, l’esibizione del #RedIngProject, il gruppo jazz del Conservatorio vincitore del Premio nazionale delle arti di Rovigo, coinciderà con la laurea pubblica di II livello di Francesco Leo, che ha scritto tutti gli arrangiamenti e parte delle composizioni (Roberta Sava, voce, Alessandro Presti, tromba, Fabiano Petrullo, sax tenore, Francesco Leo, piano, Stefano India, basso, Federico Gucciardo, batteria).

Il 3 luglio, il BJO Electric, diretto da Giuseppe Vasapolli, eseguirà “The Music of Snarky Puppy”, famosa band fusion.
Il 4 luglio è in programma un originale appuntamento dal titolo La musica antica incontra il jazz con l’esibizione di tre diverse formazioni: il Bellini Ensemble, direzione e arrangiamenti di Giuseppe Urso (Anna Lisa Di Modica, soprano, Alex Faraci, sax tenore, Valerio Dainotti, piano, Giuseppe Zammuto, contrabbasso, G. Urso, batteria, guest Alessandro Presti, tromba). Subito dopo Monteverdi Contaminato, ideazione di Luca Dordolo e arrangiamenti di Luca Barrile (Anna Lisa Di Modica, Alice Antichi, Elena Schiera, soprani, Alex Faraci, sax tenore, Luca Barrile, pianoforte, Carmelo Fallea, viola, Ferdinando Preianò, violoncello, Giuseppe Zammuto, contrabassso, Giulio Scavuzzo, batteria). Concluderà la serata il Valerio Dainotti Trio (Valerio Dainotti, pianoforte, Stefano India, contrabasso, Luca Trentacoste, batteria, special guest Valeria Stracci, voce) e la laurea pubblica con musiche originali dello stesso Dainotti.
Il 6 luglio, I Sing Standard, che schiera una nutrita formazione orchestrale con arrangiamenti e direzione di celebri standard di Gaetano Riccobono e la voce di Carmen Orofino.

Ancora tre diverse formazioni il 7 luglio: il Francesco Guaiana Trio eseguirà composizioni originali dello stesso Guaiana (F. Guaiana, chitarra elettrica, Gabrio Bevilacqua, contrabasso, Giuseppe Urso, batteria), Flora Faja Free Age (Flora Faja, voce, Walter Geremia Nicosia, voce, Valerio Rizzo, piano, Giuseppe Zammuto, contrabbasso, Giuseppe Urso, batteria); composizioni originale del duo Bidimensional Cube (Francesco Oliva, batteria, Alessandro Caltabiano, piano).
Il Festival Jazz del Conservatorio termina l’8 luglio – sempre con un programma che prevede tre gruppi differenti – con la presentazione del disco Shapes, che è anche il titolo del primo intervento musicale con l’esecuzione delle musiche del CD da parte del Giuseppe Urso Trio (Valerio Rizzo, piano, Stefano India, basso elettrico, Giuseppe Urso, batteria), le composizioni originali del gruppo Netz (Luca Nicotra, contrabbasso, Sasha Lattuca, piano, Luca Polizzi, chitarra elettrica, Sandro Giambruno, batteria) e il Cosimik Project con un programma dalle tendenze neo-soul.

L’ingresso ai concerti è libero fino a esaurimento dei posti.