• La riforma degli Enti locali approvata dall’Ars
  • I Consigli comunali non potranno più sciogliersi per la mancata approvazione del rendiconto
  • Tre mandati per i sindaci dei Comuni fino ai 5 mila abitanti

I Consigli comunali  potranno essere sciolti  per la mancata approvazione del bilancio ma non più per il rendiconto. E’ quanto previsto nella riforma degli Enti locali approvata ieri dall’assemblea regionale siciliana. La questione era stata posta dalla deputata di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, dopo il caso Siracusa, il cui Consiglio comunale è decaduto alla fine del 2019 perché non fu approvato il rendiconto, sollevando una bufera politica ed un ricorso al Tar. Naturalmente, l’approvazione di questo emendamento non farà tornare sui banchi di Palazzo Vermexio, la casa del Comune di Siracusa, i consiglieri comunali.

Scioglimenti dei consigli

“Il disegno di legge Norme – dice la deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata – in materia di enti locali è approdato in aula, dove è stato stabilito all’articolo 1 che solo la mancata approvazione del bilancio di previsione potrà portare allo scioglimento del Consiglio comunale, e non anche del rendiconto di gestione, come invece accaduto a Siracusa. Dunque, è passato il principio giuridico che sempre abbiamo portato avanti. Non è stata, invece, accolta la norma che avrebbe permesso una interpretazione autentica del testo regionale con l’obiettivo di chiarire fin dall’origine in maniera corretta che la mancata approvazione del rendiconto di gestione non comporta tale ‘sanzione”.

I 3 mandati ai sindaci

Soddisfazione sull’approvazione del Ddl sulla riforme degli Enti Locali è stata espressa da Stefano Pellegrino, presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars. “II risultato ottenuto in Aula -afferma Pellegrino- premia la puntuale stesura del ddl governativo proposto da Bernardette Grasso e i lavori preparatori svolti, in assoluta condivisione ed armonia, dalla commissione che presiedo.  Il testo definitivamente votato prevede i tre mandati consecutivi per i sindaci dei comuni fino a cinquemila abitanti, nonché la nuova disciplina per l’affidamento degli incarichi ad esperti nei casi in cui l’Ente abbia documentabili carenze delle specifiche professionalità. Inoltre è stato previsto lo scioglimento del consiglio comunale nella sola ipotesi  di mancata approvazione del bilancio di previsione, e non anche del rendiconto di gestione,  in ragione della diversa natura dei due documenti contabili. Ed ancora, sono state previste le incompatibilità per assessori e consiglieri comunali e le modifiche alla disciplina che regola le funzioni dei commissari straordinari”.

Presentazione delle liste

“Per contenere i rischi sanitari legati alla pandemia in corso – conclude il Parlamentare – la norma prevede la riduzione ad  un terzo del numero di sottoscrizioni necessario per la presentazione di liste e candidature nelle elezioni degli organi degli enti di area vasta e nelle elezioni comunali che debbano svolgersi durante l’attuale periodo di emergenza sanitaria. Sono stati infine diversamente disciplinati  i permessi per i sindaci che svolgono attività lavorativa dipendente per partecipare a sedute o riunioni. Con lo stesso disegno di legge, anche per ragioni legate all’andamento epidemiologico, sono state rinviate le elezioni provinciali, già fissate per la fine di marzo, al mese di luglio, successivamente alle prossime elezioni comunali”.