Da undici a quattro consorzi di bonifica in tutta la Sicilia e la presenza degli agricoltori all’interno del consiglio d’amministrazione. Sono queste alcune delle novità contenute nel disegno di legge per la riforma dei consorzi in Sicilia che oggi è stato approvato in commissione attività produttive dell’Ars.

“Ulteriore passo concreto verso riordino consorzi”

“L’ok dato in commissione è un ulteriore passo concreto verso il riordino dei consorzi del quale si parla da decenni – spiegano i deputati regionali Nicolò Catania e Giuseppe Catania (FdI), componenti della commissione – il nuovo assetto che vogliamo dare ai consorzi guarda all’economia di scala e a una maggiore efficienza delle strutture anche in termini di investimenti”. Ma ci sono altre modifiche in arrivo con il nuovo testo.

“Con la nuova riforma gli agricoltori pagheranno soltanto la quota di consumo e non più quella fissa – spiegano i due deputati di Fratelli d’Italia – ed è pure previsto un ufficio interconsortile che si occuperà di programmazione sui territori ma anche procedure celeri per la liquidazione dei vecchi Consorzi”.

Dopo il via libera della commissione attività produttive, il disegno di legge approderà in commissione bilancio e, infine, il passaggio in aula per il voto finale.

Catanzaro, “Riforma approvata ha misure proposte dal Pd”

“Nel corso dell’esame in commissione Attività produttive del disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica il gruppo del Partito Democratico ha ottenuto l’introduzione di norme importanti a tutela del territorio e dell’ambiente, e che di fatto riportano gli agricoltori ad avere un ruolo centrale nella gestione dei Consorzi”. Lo dicono il capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro ed i parlamentari regionali del Pd Nello Dipasquale e Dario Safina, componenti della commissione Attività produttive dove oggi è stato approvato il ddl di riforma dei Consorzi di bonifica che passerà adesso all’esame dell’aula.

“Tra le norme proposte dal Pd ed approvate in commissione – aggiungono – ci sono anche quelle che riconoscono il diritto delle organizzazioni sindacali a partecipare alla formazione dei più importanti atti aziendali quali il Pov ed il regolamento dei servizi e degli uffici, norme che tutelano il trattamento di fine rapporto dei lavoratori e misure che disciplinano il commissariamento, evitando che questo possa essere prorogato senza limiti di tempo”.

“Restano però alcuni punti della riforma sui quali il Pd è pronto ad impegnarsi nel corso dell’esame del ddl in aula – concludono Catanzaro, Dipasquale e Safina – in particolare proporremo ulteriori misure a tutela dei lavoratori dei Consorzi e norme per evitare che si paghino maxi-canoni irrigui, anche se è già passato il principio che stabilisce che i canoni dovranno corrispondere ad un beneficio diretto e reale da parte degli agricoltori”.