La ripartenza per bar, ristoranti, negozi, parrucchieri da lunedì 18 maggio ormai è salva. La decisione è presa e fra poco più di 24 ore questi esercizi potranno alzare al saracinesca anche se in tanti sceglieranno di non aprire ugualmente perchè le condizioni non ci sono per molte attività per partire in sicurezza e ritrovare una clientela che giustifichi l’apertura.

Ma la battaglia al virus anche sul fronte economico è ancora lunga. Sul piatto c’è la ripartenza di attività come le palestre e c’è anche l’apertura delle spiagge che è alla base anche della ripartenza del settore turistico. Per questo l’attenzione al contagio resta alta e duplice. Da un lato per motivi di carattere sanitario, dall’altro per vicende di natura economica che bisogna affrontare alla pari delle altre. Tutte cose alle quali si può guardare solo se i numeri del contagio da covid19 restano bassi in Sicilia come sono ormai da un a settimana e mezzo.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 114.963 (+2.034 rispetto a ieri), su 103.103 persone: di queste sono risultate positive 3.382 (+8), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.659 (-101), 1.458 sono guarite (+107) e 265 decedute (+2).

Degli attuali 1.659 positivi, 171 pazienti (-38) sono ricoverati – di cui 12 in terapia intensiva (+1) – mentre 1.488 (-63) sono in isolamento domiciliare.

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 49 (0 ricoverati, 91 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 52 (7, 107, 11); Catania, 685 (55, 281, 95); Enna, 105 (8, 287, 29); Messina, 303 (48, 201, 56); Palermo, 361 (39, 161, 33); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Siracusa, 50 (10, 163, 28); Trapani, 17 (0, 117, 5)

L’andamento dei dati è, dunque, più o meno costante ed anche l’indice di trasmissività del virus è tornato a scendere consistentemente. Adesso l’attenzione va puntata sui prossimi giorni in considerazione del fatto che da domani si potranno cominciare a certificare eventuali nuovi contagi legati alla prima ripartenza del 4 maggio. Il periodo di osservazione rilevante, infatti, inizia domani e trova le sue giornate presumibilmente clou fra mercoledì e venerdì della settimana quando avremo un quadro più preciso di come è andata la prima riapertura e potremo verificare se gli allarmi sul mancato rispetto del distanziamento sociale fossero giustificati

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