Pasqua è il momento più intenso e mistico per i cattolici. Il mistero della fede viene in soccorso alle nostre miserie terrene, con la promessa di una resurrezione, di una vita eterna. Io credo. Ora, con la dovuta cautela ed il rispetto assoluto che si deve alle cose divine, metto da parte la ricorrenza della Pasqua, e con lo stessa intensità vorrei scandagliare sull’esito di una serie di misteri laici, cui urge dare risposta.

Avverto i toni di una continua umiliazione somministrata agli italiani dall’intera classe politica (eccezion fatta per il nostro Capo dello Stato). Ascoltare le voci della politica è quasi una tortura per la nostra popolazione, già messa in ginocchio da un virus e dalla sue prevedibilissime – ma tuttavia non correttamente previste e disinnescate – conseguenze.

Allora i misteri della fede laica da sciogliere sono: qualcuno ha ricevuto i 600 euro previsti per l’emergenza? La cassa integrazione è partita, sono arrivati i soldi agli operai? Saranno veramente disponibili 400 miliardi per le imprese italiane? O è soltanto una garanzia che lo Stato, in qualche modo, offre per rinegoziare vecchi debiti o per aprirne di nuovi? I soldi, quelli veri, quelli che ti fanno comprare la spesa, mi dite se ci sono e dove sono?

Vogliamo parlare dell’escalation di promesse? Siamo partiti da 25 miliardi, poi diventati 35, con moltiplicatore di spesa x dieci e poi altri 400 miliardi, con interventi europei indicati, con la mission di placare la disoccupazione, in oltre 1000 miliardi. Siamo ai livelli del pifferaio magico. E’ una favola, speriamo che sia a lieto fine.

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