Lo spettacolo “L’ira di Achille” diretto da Mimmo Cuticchio arriva per la prima volta a Palermo, domani e sabato alle 21, in occasione della 37esima edizione del Festival teatrale “La Macchina dei Sogni”, realizzata all’interno del Museo archeologico regionale Antonino Salinas realizzato con il sostegno dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana.
Lo spettacolo, ispirato all’“Iliade” di Omero e adattato per la scena da Cuticchio, si svolge su tre piani scenici: gli uomini-pupi, i sacerdoti-pupari e gli dei-attori. L’attrice Marika Pugliatti, oltre a dare la voce ad alcuni personaggi femminili, interviene come dea. Sue sono le parti di Atena, Venere e Teti. Emanuele Salamanca, invece, costruttore di pupi di scuola catanese, si unisce alla compagnia per la manovra dei pupi a partire dall’indovino Calcante, Tania Giordano, coinvolta nel duplice compito di scenografa e costumista, si muove tra le quinte anche come maniante.
Mentre le voci dei ruoli maschili sono di Mimmo e Giacomo Cuticchio che ha scritto anche le musiche dello spettacolo, eseguite dal vivo da un gruppo di musicisti: Alessandro Lo Giudice al flauto traverso, Paolo Pellegrino al violoncello, Nicola Mogavero al sassofono baritono, Giulia Lo Giudice alle percussioni e Roberta Casella all’arpa.
La storia, ispirata a uno dei passi più famosi dell’Iliade di Omero, racconta di Paride, figlio di Priamo re di Troia, che rapisce Elena, moglie di Menelao re di Sparta. I greci si riuniscono e decidono di dichiarare guerra ai troiani. Comandante in capo è Agamennone, re di Micene e fratello di Menelao. Tra i guerrieri ci sono Ulisse, Aiace Oileo, Aiace Telamone, Antiloco, Diomede, Menelao, Nestore, Patroclo, Achille e l’indovino Calcante. Le navi greche approdano sui lidi di Troia, lungo tutta la costa. Il re Priamo riunisce i suoi figli e gli alleati e affida il comando della difesa della città al primogenito Ettore. L’assedio di Troia dura nove anni. I greci, quantunque numerosi, non riescono ad avvicinarsi alle alte mura della città. Al decimo anno, Crise, sacerdote di Apollo, si presenta da Agamennone per riscattare la figlia Criseide, che era stata assegnata al re di Micene durante la spartizione di un bottino. Ma Agamennone rifiuta e lo allontana brutalmente. Il sacerdote Crise prega dunque il dio Apollo di punire l’arroganza dei greci e così Apollo scaglia le frecce della peste sul campo acheo: per nove giorni muoiono armenti e uomini. Al decimo giorno, Achille chiede di riunire il consiglio.
Tutti gli eventi del Festival si possono seguire in diretta sul sito dell’associazione Figli d’Arte Cuticchio (www.figlidartecuticchio.com).
Commenta con Facebook