“La sinergia tra Assoimpresa, Cna e alcuni partner di caratura internazionale consentirà di rimettere in moto l’edilizia di Palermo e dell’intera Sicilia: nel 2019 sono stati stanziati 22 milioni di euro nell’Isola per le ristrutturazioni dei condomini e nel 2020 prevediamo un vero e proprio boom, capace di dare un nuovo impulso all’economia”. Così il presidente di Assoimpresa, Mario Attinasi, commenta il convegno della Fiac Assoimpresa, la Federazione degli amministratori di condominio, tenutosi a Palazzo Mazzarino, a Palermo.

Il progetto ‘Riqualifichiamo l’Italia’, messo a punto da Cna, consente infatti ai condomini di abbattere fino all’85% della spesa per le ristrutturazioni grazie alle misure Sisma ed Eco bonus con il contributo di aziende consorziate, di Eni, della società Harley&Dikkinson e di istituti bancari, mediante una cessione del credito d’imposta che viene così monetizzato. “Una grande occasione per le imprese siciliane – continua Attinasi – che ha già dato ottimi frutti, ma che può produrre sicuramente di più. Inoltre miglioriamo l’efficienza energetica e la stabilità degli edifici delle nostre città e dei centri storici”.

Il convegno, ospitato nella sede dell’Università telematica Pegaso, ha visto gli interventi di tecnici ed esperti nel campo dell’efficienza energetica, del credito, del sistema fiscale, oltre che in quello giuridico. Numerosi gli interventi degli amministratori di condomini, interessati a conoscere il progetto che prevede preventivi gratuiti da parte di tecnici qualificati.

“Fiac Sicilia Assoimpresa – dice il presidente, Nunzio Zarcone – continua a informare e formare amministratori, ingegneri, avvocati e geometri. La conferma da parte del governo nazionale delle misure Eco e Sisma bonus consentirà di proseguire in questo progetto che è un’occasione importante soprattutto per i giovani”. “Cna ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Assoimpresa – afferma Giuseppe La Vecchia, presidente di Cna Palermo – per estendere il più possibile questa misura che risulta decisiva per recuperare i palazzi dei centri storici non solo di Palermo, ma anche della provincia”.