Sarà convertito da domani il reparto di Pneumologia dell’ospedale Policlinico di Palermo per accogliere i pazienti Covid.

Dopo le conversioni dei giorni scorsi all’ospedale di Partinico e all’ospedale Civico l’assessorato regionale trova nuovi posti per fronteggiare i ricoveri ancora numerosi in questi giorni di gennaio.

Una prima risposta a quanti nei pronto soccorso in questi giorni chiedevano posti letto per allentare la pressione sulle aree di emergenza.

Il bollettino di oggi in Sicilia

Sono 8.133 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 46.517 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 8.606. Il tasso di positività scende al 18,5% ieri era al 20%.

Il paragone con il resto d’Italia

L’isola è al nono posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 37.233 casi, al secondo posto il Veneto con 21.209 casi, al terzo l’Emilia Romagna con 20.650 casi, al quarto la Campania con 17.056 casi, al quinto il Piemonte con 15.733 casi, al sesto il Lazio con 14.534 casi, al settimo la Toscana con 12.564 casi e all’ottavo la Puglia con 9.433 casi.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Gli attuali positivi sono 190.802 con un aumento di 6.664 casi. I guariti sono 1.426 mentre le vittime sono 43 e portano il totale dei decessi a 8.053.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono 1.556 ricoverati, con 3 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 170, lo stesso numero rispetto a ieri.

La situazione nelle singole province

Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 2.243 casi, Catania 1.623, Messina 586, Siracusa 935, Trapani 445, Ragusa 896, Caltanissetta 590, Agrigento 632, Enna, 183.

I posti letto occupati da pazienti Covid negli ospedali

Contagio da Covid19, da lunedì 24 gennaio la Sicilia potrebbe passare in zona arancione.

La percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica sale al 30% in Italia, e in 24 ore cresce in 8 regioni: Calabria (al 43%), Friuli (34%), Lazio (29%), Marche (29%), PA Bolzano (20%), PA Trento (29%), Puglia (23%), Valle d’Aosta (con +5% torna al 57%). Cala in Molise (al 13%) e Umbria (31%). Stabile in Abruzzo (30%), Basilicata (25%), Campania (29%), Emilia Romagna (27%), Liguria (40%), Lombardia (35%), Piemonte (30%), Sardegna (15%), Sicilia (36%), Toscana (26%) e Veneto (26%). Questi i dati Agenas del 18 gennaio. Superano il 30%: Calabria, Friuli, Liguria, Lombardia, Sicilia, Valle d’Aosta, Umbria.

Le terapie intensive

Costante il monitoraggio dell’Iss e del Ministero della Salute, dal quale poi derivano i provvedimenti per le regioni, sulla base del bollettino del martedì.
La percentuale di terapie intensiva occupate da pazienti Covid è stabile al 18% in Italia e, in 24 ore, cala in 6 regioni: Calabria (17%), Campania (12%), Marche (23%), Sardegna (13%), Toscana (23%) e Umbria (13%). E’ stabile in Basilicata (3%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (24%), Lazio (22%), Liguria (19%), Lombardia (15%), Molise (3%), Puglia (13%), PA Trento (23%), Sicilia (20%), Val d’Aosta (24%), Veneto (18%). Cresce solo in Abruzzo (al 20%), PA Bolzano (18%) e Piemonte (24%). Questi i dati Agenas del 18 gennaio. Sette sono oltre la soglia del 20% (Friuli, Lazio, Marche, Trento, Toscana, Piemonte, Val d’Aosta).