L’auto che guidava il minorenne vittima dell’incidente mortale di venerdì sera a Corleone era di un amico. Ad appurarlo sono stati i carabinieri che hanno ascoltato il proprietario del veicolo il quale ha però sostenuto ai militari dell’Arma di non aver capito quali fossero realmente le intenzioni della vittima, Marco Puccio, 17enne, rimasto ucciso dal ribaltamento del veicolo.
Dialogo incomprensibile
Pare che il minorenne si sia effettivamente rivolto al proprietario dell’auto per chiedergli qualcosa che, sostiene l’intestatario del mezzo, non avrebbe capito. “C’erano i trattori accesi quando si è avvicinato a dirmi qualcosa, io non ho capito bene quali fossero le sue intenzioni. Non credevo avrebbe preso l’auto per guidarla” avrebbe detto il proprietario dell’auto secondo alcune indiscrezioni agli inquirenti.
Le indagini
Le indagini ovviamente proseguono per provare a ricostruire con esattezza gli ultimi attimi di vita di Marco Puccio. Si vuole anzitutto riuscire a capire se il minorenne avesse anche altre volte usato l’auto, se ci sia stata qualche imprudenza o leggerezza anche da parte di chi non gli avrebbe dovuto concedere quel veicolo da guidare, considerando che non avesse ancora la patente perchè non ancora maggiorenne.
“Non puntate il dito sui genitori”
Ad analizzare questa ennesima tragedia della strada, oltretutto la seconda del genere che si consuma in appena due mesi a Corleone, è Francesco Carè, scrittore e per tanti anni volontario di ambulanze. Le sue ultime fatiche letterarie si sono concentrate proprio sul tema delle prevenzioni delle stragi delle strade. In merito a quest’ultima tragedia ha detto: “Evitiamo di puntare il dito sui genitori e trarre sempre le solite conclusioni – ha detto -. Chiediamoci invece perché nel 2022 c’è ancora poca consapevolezza dei pericoli e quasi nessun rispetto delle regole. Siamo stati giovani anche noi? Certo! E allora cosa facciamo, lasciamo che le cose vadano avanti così e permettiamo che giovani vite muoiano nel nome dell’incoscienza adolescenziale?”.
L’incidente
Puccio è morto venerdì sera sulla statale 118. A bordo di una Panda 4×4 si è ribaltata per cause in corso di accertamento ed è morto sul colpo. Un altro incidente mortale sempre a Corleone aveva riguardato un altro minorenne alla guida. Esattamente lo scorso 15 maggio una Fiat Punto con a bordo quattro giovanissimi è uscita di strada sempre sulla statale 118. Nell’impatto due giovani sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo e sono morti. Le vittime sono state una ragazza appena diciottenne e un ragazzo di 16. Si scoprirà che a guidare fosse il minorenne, Rosario Leto, e nell’impatto perse la vita anche Giulia Sorrentino.
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